Rome,30 decembre 1606. Bellarmin � son fr�re Thomas.
637
/ Molto �lire S�gI* Fratello. Non ho lettere di V.S. questa set-
t�mana. Ms. Pietro scr�ve d� Turino che senza nessun dubio parti
va all� d�c�otto del presente et che s'era accompagnato con un ca
valiere dell'ordine, che d� passaggio verr� con lui � Montepul-
ciano et dar� la croce � Roberto. Onde non occorre cercar altro
cavaliere che venga costi. Roggi sono tredici giorni che sono per
viaggio, onde bisogna che siano a Siena � molto vicino.
Sasparre scr�ve � Mario suo fratello (come io so per v�a secre
ta ma certa) che gli procuri denari da Giuliano Mattioli per tor-
narsene, con animo d� pigliar d� casa sua quanto potr�,et come
desperato andarsene alla guerra, io ho scritto al Sig^ card. Ma-
druzzo che voglia metterlo alla camera et provederlo; ma, se non
lo facesse, � me non pare bene che abbandoniamo questo giovane, et
mi risolvo pigliarlo in ca sa et haverne cura, parendomi che cos�
ricerchi la piet� Christiana. Ma ben vorrei che questo benef�t�o
l'havesse per mezo d� V.S., � ci� in questo modo s� unissero con
lei � suoi fratelli con piu am�c�t�a che hora non sono. V.S. potr�
dirgli che gli vele impetrar luogo in casa m�a et dargli quei ri
cordi che gli parr�, ^on credo ci sia per�colo d� turbat�one in c
casa, perche non haver� offitio d� comandare, come haveva il s�g^
Giuseppe, ne haver� un Lodovico Aragat�� che gli d�a occasione di
far questione. Ma forse non occorrer� venire � questi partiti,
perche pu� essere cne il Sig^ card. Madruzzo si muova della mia
lettera. Con questo saluto tutti. D� Roma, li 30 d� decembre 1606.
fratello aff^� d� V.S. Il Card. Bellarmino.
Al molto �ll^^ sig^ fratello, il Sig^ Thomasso Bellarm�n�.
Montepulciano.
(cach.pap.)
Lettere originali.