rabbuia. Eppure che meraviglia che ci siano due feriti. E' troppo facile che si sia rotta qualche gamba. Il trasmettitore seguita per conto suo "Mandaci sigarette" - E' chiaro che ha riconosciuto la mano del nostro manovratore che è appunto il compagno di lavoro di Biagi, e che restò a terra in questo ultimo viaggio. La trasmissione continua ma non si riesce a leggere. Poi l'ascoltatore scrive l'ultima parola, la firma "Nobile".
Dunque il telegramma è ufficiale, e lo stesso Generale che manda. Poco dopo, dopo aver risposto "ricevuto tutto" il signor Baccarani apre la porticina e ci dice il contenuto della comunicazione che è presso a poco questo:
"Siamo sul pack, le coordinate trasmesse sono esatte, deriviamo due miglia al giorno - Il dirigibile è perduto - possiamo ascoltare voi e Roma, ma i nostri accumulatori sono esauriti e poco più potremo trasmettere. Prepareremo fumata e segnali se vengono aeroplani.
Qui siamo in nove, due di noi sono feriti gambe. Gli altri trasportati dal dirigibile sono forse a trenta chilometri da qui. Tre di noi stanno in cammino verso il Capo Nord. [1] Sul dirigibile sono i tre motoristi, un attrezzatore, due scienziati, un giornalista. [2] Abbiamo viveri per cinquanta giorni a razione. Mancano calzature e medicinali. Il cielo è costantemente coperto... Nobile".
- ↑ I nove sopravvissuti e caduti sul pack sono: il generale Umberto Nobile, i capitani Adalberto Mariano e Filippo Zappi, il tenente di vascello Alfredo Viglieri, il meteorologo svedese Finn Malmgren, lo scienziato cecoslovacco Frantizek Behounek, l'ingegnere Felice Trojani, il meccanico Natale Cecioni ed il radiotelegrafista Giuseppe Biagi. Il motorista Vincenzo Pomella era purtroppo deceduto sul colpo all'impatto. Di questi 9, il 30 giugno Malmgren, Mariano e Zappi sono partiti a piedi.
- ↑ In verità 6 sono volati via con l'involucro: i 3 motoristi Ettore Arduino, Attilio Caratti e Calisto Ciocca, l'attrezzatore Renato Alessandrini, lo scienziato Aldo Prontemoli, il giornalista Ugo Lago.