Rome, avril 160^1 Bellarmin au chap�tre de Capone.
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/ Quanto alle cappe, non mi � parso fin'hora domandarle, paren
domi indecente che[le meze portioni havessero le cappejin chiesa
si vegghino tanti ca nonici con le cappe et nessuno con le cotte,
essendo in tutte le cathedrali nobili setto l'ordine delle cappe
un'altro ordine di benefitiati o cappellani con le cotte. Ultra
ci� non so vedere come li vinti canonici di mesa distributione p
possine mantenere la cappa et il servitore che la porti et gle la
metta. Per questo pensavo aspettare la reduttione de canonici �
minor numero come mi fecero scriver dal Sig^ Marchese che deside-
ravano fare.THutbavia, se vogliono le cappe ancora adesso, me l'a-
visino con il seguente ordinario, che ne tratter� con il papa et
co'l datario, et ridurremo la spesa alla minore che sar� possibi
le. Quanto alli heddomadarii, sta al capitolo � risolversi et far
li, che io sono pronto � confirmarli, ne ci bisogna per questo
/y"fastidire il papa.
Quanto alle vacanze, non ho ardire di parlarzne, finche non si
fanno li heddomadarii o che non si rimedia all'abuso della repli
ca. Mentre vogliono i canonici mantener l'uso antico della repli
ca et non crescer il numero de ministri del culto divino, � ragio-
ne che mantenghino ancora l'uso antico di non haver vacanza. Tut
tavia quando partir� da Roma per venire � Capua, penso domandar un
breve � Nostro Signore, il quale mi dia autorit� di accomodare tut
ti q uesti megotii o conceder le vacanze che parr� � me con con
senso del capitolo.
Quanto all'ottione in tutti li mesi, io dissi � chi mi diede
il memoriale costi in Capua et poi al primicerio Perotta qui in
Roma che non toccava � me trattar di questa ottiene, perche � con
traria all'interesse del arcivescovo; ma che io non harei impedito
chi l'havesse trattata.
F.B.6.
Ho cominciato � trattare con Nostro Signore l'applicatione de
BrouillonA
dello spedale de vechi al seminario, ma ci trovo gran diffi-
autogr. j
sono ancora fuor di speranza.
Ad capitulum cath.C