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Tutti godono che il primo a vederli e ad aiutarli sia stato
l'apparecchio italiano. Ce ne sono già molti in moto
e da un momento all'altro poteva giungere un altro.
Alle 13.10 avvistiamo l'apparecchio sopra il promontorio Mitra.
Il Radio parla con la nave: l'accogliamo con grandi Evviva.
Si vede che anche essi sono in festa perchè salutano con
entusiasmo anche dall'apparecchio. Tutto l'equipaggio è presso il
barcarizzo a riceverli e si gridano vari Viva, e stringiamo la mano
a Maddalena, a Cagna, ed al radiotelegrafista che è quello che
ha guidato l'apparecchio.
Maddalena dice che senza la radio non avrebbero trovato
niente, all'ultimo momento uno del ghiaccio faceva
qualche riflesso con una specie di specchio. Li hanno proprio
visti da vicino, erano cinque, una tenda con un'asta
e con bandierine, uno era salito sopra una punta
di ghiaccio, tutti più o meno si agitavano e
correvano. Sono sopra un piccolo ghiaccio, in una specie
di conca, a ridosso di un punto più largo e piano
su cui si vedono una serie di impronte allineate.
Una prima volta, dopo averli avvistati hanno virato
per tornarci sopra e l'hanno perduti: sono tornati
verso l'isola e hanno rifatto la rotta. Vi sono andati
proprio sopra,la radio indicava con precisione e
l'operatore indicava con la mano la direzione.