Rome,29 novemb.l6l4. Bellarmin � Frangole Marie Cervini.
/ Molto Ill/re sig/or Nipote, A me toccar� pregare Iddio che
dia alla sua consorte,et mia nipote felice parto, et che viva,et si
allevi con il timor di Dio. Del resto io non saprei,che dire, per
che se bene sono Prelato, tuttavia sono Religioso,et morto alle co-
jTse del mondo, et ho ogn'altro pensiero, che di compari,et nomi da
imporre. Per� ringratio dell'honore, che mi fanno in rimettere in
me queste cose: ma dall'altra banda prego il sig/or Padre,et sig/ra
Madre, et V.S. � pensare loro � quello che sia piu espediente, et
piu conforme al solito, et massime non havendomi io mai intrigato
^^in queste cose in tanti figlioli, che ha fatto la mia cugnata; et
prego V.S. � non tornare � scrivere di questo, perche sono risolu
tissimo di parermi il meglio quello che parr� � loro, et con questo
prego da Dio � tutti ogni contento. V.S. mi scusi con il sig/or
Padre, se non scrivo altro in risposta della sua, perche non mi pa-
^^rre,bisogni, et l'hora � tarda essendo gi� la notte del sabbato. Di
Roma li 29 di Novembre 1614. Di V.S. ^/to Ill/re Zio aff.mo per servirla Il Card. Bellarmino. -/^(adresse): Al Mq M/to ill/re Sig/or Nipote,il Sig/or Francesco Maria Cervini
Montepulciano
^CACHET]
Mss. Cervini 54 fol.23. Orig. autogr.