Page:EBC 1614 11 29 1500.pdf/1

From GATE
This page has been proofread

Molto Ill.re sig.or Nipote, A me toccarà pregare Iddio che dia alla sua consorte,et mia nipote felice parto, et che viva, et si allevi con il timor di Dio. Del resto io non saprei,che dire, perche se bene sono Prelato, tuttavia sono Religioso, et morto alle cose del mondo, et ho ogn'altro pensiero, che di compari, et nomi da imporre. Però ringratio dell'honore, che mi fanno in rimettere in me queste cose: ma dall'altra banda prego il sig.or Padre, et sig.ra Madre, et V.S. à pensare loro à quello che sia piu espediente, et piu conforme al solito, et massime non havendomi io mai intrigato in queste cose in tanti figlioli, che ha fatto la mia cugnata; et prego V.S. à non tornare à scrivere di questo, perche sono risolutissimo di parermi il meglio quello che parrà à loro, et con questo prego da Dio è tutti ogni contento. V.S. mi scusi con il sig.or Padre, se non scrivo altro in risposta della sua, perche non mi pare, bisogni, et l'hora è tarda essendo gia la notte del sabbato. Di Roma li 29 di Novembre 1614.
Di V.S. m.to Ill.re
Zio aff.mo per servirla
Il Card. Bellarmino.
---page break---
Al M.to ill.re Sig.or Nipote, il Sig.or Francesco Maria Cervini
Montepulciano