Rome,30 juin 1612. Bellarmin � Antoine Cervini.
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^ Molto 111^^ Sig�^ cugino. Ho vista l'informatione,et la conservo appresso di me. Ho seri- tto una lettera commune al Sigor Alessandro,et sua madre et frate llo, esortandoli � finire tutta la differenza circa la robba nel .^"modo, che V.S. ha proposto, dimostrando che � ragionevole in se et utile per loro, et s� questo non piace, trovino qualche altro modo di finire,et quietare ogni cosa, prima che il sig�^ Alessandro ven ga � Roma, et non manchino di darmi questa sodisfattione; et il medesimo ho scritto al sig�^ Thomasso, � ci� si adoperi per l'istesso fine. Del restare qua il sig�^ Marcello, si far� q uanto V.S. vole, et io sar� senza colpa, se il figliolo si ammala, come ne dubito, per esser questo anno stravagante piu del solito, perche hora del continuo piove, et si aspetta venendo il caldo doppo tanta humidi,^nt� gran numero di malattie gravi. La lettera, che V.S. dice haver scritta per l'ordinario passa to, qua non � comparsa. Ne essendo questa per altro, prego da Dio � V.S. et � tutta la sua casa ogni contento. Di Roma li 30 di Giu gno 1612. ^^7 Di V.S.M^� 111^^ Cugino affamo per servirla Il card. Bellarmino.
Al m^� ill^^ Sig�^ cugino, il Sig^^ Antonio Cervini.
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Al Vivo.
(cachet
Mss. Cervini 53 fol.71. Origin. autogr.