Montepulciano,8 janv.1612. Andr� Bucell� � Bellarmin.
/ 111^^ et Rev^^ Signore padrone colendissimo
Mentre son stato in Fiorenza per difendermi dall'ingiusta sen tenza et publicat�one di scomm^nica fulminata contro di me et di mio fratello dal Sig^ abbate della Ciaia all'hora vicario in quesjTta cura episcopale, h� inteso da detto mio fratello, essendo tor nato in Montepulciano, di ci� dato conto � V.S.Ill^'^^ et essendo gli stato resposto haver'havuta informatione contraria � quella da lui mandatagli, et acci� conosca gli fu scritto l'istessa veri t�, mi son resoluto, ancorch� non s'ingerisca pi� in questi affari, /^mandargli copia della sentenza di monsgr Nuntio, dove il tutto � stato revocato et annullato. Et se i libri del vicario havessero detto come quelli di Fiorenza, poich� cosi mi disse avanti incorrisse in questa leggerezza, over� lui 1 'bevesse ben visti et ben considerati, non haveria fatto quest'errore, poich� mi vien'detto /^^che il concilio di Trento ordina con quanta circostanze si deve procedere in tal casi, et che nel cap� primo de Excomm.in Sexto vi si trova le pene di tali ingiusti giudici, che come tale haveria potuto far dichiarare detto vicario, se non fusse stata la reve renza et rispetto di V.S.111^^, alla quale per fine bacio le sacratissime vesti.
Di Montepulciano a di 8 di gennaro 1612. D� V.S.Ili^^ et Rev^^
Humilissimo et devot^m^o servitore Andreia Bucell�.
All'Ill^^ et Rev^� S�g^^ padrone colend^'^ Mons^ Cardinale Bellar
mino,
Roma.
Arch. Vat�c. Gesuit.17 fol.40. Or�gin. autogr. (R�p. cf.14 janv.) fol.40^ ib�d.
