22 mars 1606.
(suite)
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/ f�ch�no � chi tocca, acci� nessuno si possa scusare con l'ignoran
za. E perche noi non potiamo essere presenti,come desideriamo, �
cotesto capitolo, ci � parso mettere in consideratione alla P.V.
et � tutto il capitolo alcune cose che ci paiano di molta conside-
natione. La prima �, che si procuri di eleggere cos� per generale
come per diffinitori et priori persone eminenti di santit�, pruden
za et dottrina, perche li superiori hanno da essere guidda de'sud
diti, et si caecus caeco ducatum praestet, amoo in foveam cadunt.
Et acci� la religione abondi d'huomini dotti, la Santit� di Nostro
Signore mi h� ricordato ch'io usi ogni diligenza in fare che li
studi! in cotesta santa religione siano abbracciati con fervore.
Per questo moi essortiamo la
et il futuro abbate et tutto
il capitolo che diano in questa parte buoni ordini, che in tutti
li quartieri si deputino maestri et scolari in buon'numero et di
buona habilit�, et li studenti passino per esame et non s'aleggino
per favore.
La seconda cosa � che occorre d'avisare e che li padri diffi
nitori mantenghino l'autorit� che li danno le constitutioni et non
se ne privino con darle tutte all'abbate generale, et perche non
possono essercitare l'offitio loro, se non fanno del continuo re
sidenza ne i termini delle sue giurisdittionl, per� la eserciti an
co alla residenza con intiera osservanza delle constitutioni; et
all'abbate generale ricordiamo et assortiamo � non essere facile �
dispensare intorno � questo, come ne anco all'altro cose, perche
,^fil superiore deve essere custode et defensore de buoni ordini, da
quali depende il bene et la quiete della religione.
La 3^ cosa � che il padre Generale procuri con ogni diligen
za che non vanghino al capitolo generale se non quelli che, secon
do le constitutioni, devono venire; et per� pare necessario avisa-
re prima et dare buoni ordini et poi castigare severamente quelli