Capua, f�vrier 1605.
Bellarmin au card, du Perron.
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111"^ et
S�g^^. Confesso � V.S.111^^ che non � stato tan
to il dolore, che mi ero preso della falsit�, che mi era stata
scritta, quanto � stata l'allegrezza, che h� ricevuta dalla sua
dolcissima lettera. Iddio dia � V.S.111^^ piena mercede nel regno
suo, et perdoni � nostri invidiosi calunniatori, lo per molti ris
petti mi trovo quietissimo in questa mia chiesa lontano dallo stre pito dalla corte; ma il solo desiderio di vedere V.S.Ilima ^et
participare della sua dotta et affabilissima conversatione (che
cosi da tutti � predicata) mi spinger� un giorno � venire prima ^
del tempo, che mi ero determinato. Ohe V.S.111^^^ haboia trovato
molte nuove risposte et solutioni di argomenti � favore della san
ta nostra fede, lo credo, et me ne rallegro infinitamente, et ne
ringrazio la divina oont�, che secondo ^ tiempi manda alla chiesa
sua protettori et defensor�. Rendo ancora � Rio benedetto molte
/^*gratie, che habbia fatto venire � Roma in tempo della controver
sia de auxiliis la persona di V.S.Ill^'^^ perche se �ene io pi� e
pi� volte h� fatto saper'� Rostro signore quanto [sia vicina al
Calvinismo] l'opinione della fisica predeterminazione [e come] �
abborrita dalla maggiore parte delle universit� cathol�che, massi-
^^7 me da q nelle, che stanno � fronte delli heretici: nondimeno la
parte contraria h� procurato, che non mi sia data piena fede, per
esser Jesuita,et per conseguenza interessato; ma inV.S.Ill^^,non
si pu� trovar eccettione nissuna, essendo noto � tutti,come lei pu�
giudicare meglio d� qual si voglia altro di questa controversia,
et non ci h� altro interesse, che della verit� et fede cattolica:
si che Idd�o l'h� mandata acci� le passioni di molti altri et l'emu-
lat�one che hahno con liJesuiti, non faccia inturb�dare la verit�, in cosa di tanto momento. Con questo fine gli f� humil�ssima rive renza con baciargli le mani,e pregargli da D�o ogni contento. D� Roma l�
F.B.8,p.l8. Florence,Arch.di Stato,Ms.Cervini 54,f.216. Roma,S.Petr.in Vino. A.D.9.63 etc.