praemissorum, quodolibet quomodolibet concessis confir-
matis. Quibus omnibus et singulis illorum tenores praesentibus
pro plene et sufficienter expressis, et ad verbum insertis habentes
illis alias in suo robore permanueris ad praemissorum effectum
hac vice dum taxat specialiter et expresse derogamus, ceterisque
contrariis quibuscumque. Volumus autem ut praesentis exhibi-
tionis exemplum in aliquo Musei seu Collegii praedicti loco con-
spicuo ubi ab omnibus cerni et legi possit, affixum assidue remaneat.
Datum Romae apud S. Mariam Maiorem sub annulo Piscatoris
Die [1] octobris 1702 Pontificatus <abbr>An.</abbr> secundo
Oliverius.
Fu con questo Breve quasi con doppia chiave chiuso l'
adito a qualsivoglia persona; onde negli anni futuri non si po-
tesse distruggere ciò che si era edificato, ne alienare quanto il
Collegio Romano haveva acquistato, già che confermò così li De-
creti delli Passati Pontefici, del Concilio, e delle Congregazioni
sopra Vescovi e Regolari, dalle quali si proibisce con severissime
pene di censure, e privazione di voce attiva e passiva l'alienare
non solamente i beni stabili, ma anche i beni mobili preziosi
posseduti dalle Religioni. Mi piace di accennare qui per chi
non lo sapesse, quanto insegna Agostino Barbosa nella somma
delle Decisioni Apostoliche al titolo Alienatio num. 8.
Alienationem (dice) omnium rerum et bonorum immobilium
et pretiosorum mobilium Generalibus et Provincialibus , Capitulis,
nel congregationibus, Abbatibus et quibuscunque aliis superioribus
Regularibus cuius vis ordinis, sub paena nullitatis ipso iure pro-
hibuit Sacra Congregatio Emin. DD. Cardinalium S. Concil. Triden
interpretem, de speciali Pontificis iussu die 1 [2] 1624. cuius
tenorem referunt Ciarlin. controver. foren. cap. 105 num. 114
Jo. Ant. Novarin. in summa Bullarum tit. de alien. rer. Regul.
tom. 7. cap. 10 et tom. 3. Verbo Alienat. num. 4.
E perché potrebbe nascere in taluno dubbio, e cercare che
cosa si intenda per mobile pretioso, lo stesso Lezzana in summa
tom.7. cap.10 dice doversi intendere per beni pretiosi mobili non
solamente vasi d'oro e di argento, gemme e simili; ma d'una
copiosa libreria, d'una mandria di armenti, moltitudine di alberi
anco non fruttiferi, poiche queste e simili cose si numerano e si
stimano anche tra le cose immobili. E cercando lo stesso Lezzana
nel tom. 3. num. 7. quali siano le cose, che può il Regolare
alienare, risponde col Naldi in summa verb. Prelatus num. 7
e Gavanti supra num. 24 essere dichiarato dalla S. Congregazione
de Vescovi e Regolari dover essere di scudi 25. e il Naldi