Rome,3 mars 1607.
Bellarmin au meme.
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/ Molto iliye sigr fratello. Ho scritto due parole nella lette
ra di V.S. � Gasparre con dire che mi contento, ma la guerra non �,
come luidice centra Palma fortezza de Venetiani, ma in aiuto del
conte di Fuentes � Milano per ordine del re; se bene si dubita se
JT la guerra ander� avanti.
I cento scudi per Andrea Vignanesi saranno pronti ogni volta
che li vorr�. I debiti di Angelo si crede che assorbischino forse
tutto il suo stabile, perche ogni di si scoprono de nuovi. Ho scrit
to � lui che trovi il rimedio, poi che li ha fatti senza dirmi ni-
ente et senza assegnamento, et che a me parria bene che mandasse
carta di procura � Montepulciano in persona di qualche suo amico,
il quale sia con V.S. per stimare et vendere li suoi stabili et
cos� pagare li debiti. Ma in caso che non si trovassero da vendere,
saremo constretti noi � comprarli; et allora mi parria meglio che
/^T V.S. li comprasse, et io pagaria li debiti, perche, se li compras
se io, bisognaria poi fare un'altro contratto di donatione, il che
non conviene per molti rispetti. Aggiongo bene che, se si habbiano
da comprare questi stabili, il debito vostro di mille scudi non si
potr� pagare cosi presto, perche io non posso tanto, massime haven-
do gi� mandato trecento scudi et dovendo pagar hora 215 scudi per
li debiti di V.S. al Casini et al Vignanesi; et per� se V.S. desi
dera che li debiti suoi gi� fatti si paghino presto, procuri che
la robba di Angelo si venda ad altri, et cos� non star� in pericolo
di fideicommissi, ne sar� obligato ad Angelo in cosa veruna. Iddio
sia con tutta la sua casa. Di Roma li 3 di marzo 1607.
fratello aff^^ di V.S. /
Il Card.Bellarmino.
Al molto illustre sig^ fratello, il sig^ Thomasso Bellarmin!.
Montepulciano.
(cachet)
F.B.1 Lettere originali.