non le avrebbe permesso il passaggio, ma essa è andata fino a palazzo reale e ha parlato con un primo maresciallo che le ha assicurato che non v'era alcuna difficoltà che essa venisse allo Svalbard. Ha trovato una nave russa che veniva a Green Harbour ma ha capito di un aria cattiva ed ha dovuto dire che aveva seco una Browning.[1]
Tutto oggi, come ieri la Radio non funziona, non passano le radiazioni a onda corta. Anche le altre navi che sono qui si trovano in queste difficoltà quindi è connessa con le condizioni atmosferiche. [2]
10 luglio Martedì
Da alcuni giorni abbiamo un ciclone qui attorno e persevera ancora una pressione minima, e il radio non funziona se non come ricevente per le onde lunghe. Come trasmissione qui non c'è che il sistema ondine. Nebbia calma.
Dalla stazione "Italia" non abbiamo notizie da tre giorni, le navi non procedono. E' triste tutto questo, e il Signore ancora non si muove a consolarci. E' un buon esercizio di conformazione alla volontà di Dio questo stato di cose.
Stasera sono partiti il giornalista Aponte [3] e il sucaino Fumagalli. [4]
11 luglio Mercoledì
Niente! Niente! Stanotte ho creduto di sentire che uno
- ↑ Pistola piccolina, automatica e leggera, l'ideale presenza nella borsetta di una coraggiosa signorina.
- ↑ Più volte P. Gianfranceschi registra puntualmente le grosse difficoltà nella comunicazione tra nave appoggio sulla Baia del Re e la Tenda Rossa sul pack. Fenomeni ionosferici nella propagazione delle onde corte (appunto dette "ondine") ancora a quel tempo poco noti (per esempio la "skip zone" o zona di silenzio), il ciclo solare undecennale al massimo dei valori, le precarie installazioni sulla banchisa (da supporre soprattutto l'efficienza dubbia dell'antenna di fortuna), tutti fattori concomitanti che hanno contribuito a limitare o impedire i collegamenti radio.
- ↑ Salvatore Aponte, inviato a Mosca del Corriere della Sera.
- ↑ sucaino, da SUCAI, Stazione Universitaria del Club Alpino Italiano.