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Ill.mo et Rev.mo Sig.r mie padrone col.mo
Nel mio arrivo à questa chiesa havend'io trovato un'abuso, che molti canonici et sacerdoti celebravano la santa messa tenendo in capo un berettino sino alla consecratione, et ricercando con quale autorità ciò facessero, mi hanno risposto che dalli vescovi miei predecessori è stata data loro tal permissione. Mà perchè, com'è notissimo a V.S. Ill.ma, dà i sacri canoni è prohibito egualmente e i vescovi et à sacerdoti di celebrare velato capite, come si legge nel cap. Nullus episcopus de Consecr. dist. prima, ho tolto questo abuso principalmente nelle nasse solenni, alle quali io assisto, et ho ordinato che tutti celebrino col capo scoperto, poichè, essendo dal canone vietato all'istesso vescovo, non si vede come l' inferiore possa derogare alla legge del superiore, se non gli è concessa tal facoltà. Onde, havendo questi canonici ricercato sopra di ciò il parere d'alcuni theologi, è stato loro risposto che il vescovo ex rationabili causa di morbo, senio, calvitie può dar tal licenza, secondo l'opinione de'Sommisti.
Io, per non errare e per maggiore sicurezza et satisfattione dell'animo mio, supplico humilissimamente V.S. ill.ma si degni, per la sua molta benignità et carità et per l'affettione che si compia ce portarmi, significarmi il suo senso in questo particolare. Veramente conosco in alcuni esservi causa di dispensatione, come nell'archidiacono di età di ottanta due anni et in alcuni altri canonici settuagenarii et ultra. Però riceverò per singolarissima gratia da V.S. Ill.ma se si compiacerà accennarmi, se in tal caso, conforme alla opinione di alcuni teologi, io possa dispensare; et non potendo io, come credo, si degnarà d'impetrarne tal dispensatione da Nostro Signore.
Intenderà V.S. Ill.ma dal Lancioni un'altra difficoltà che passa in questa chiesa frà l'archidiacono et il capitolo, il quale
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