come vere sorelle nel Signore, con carità generale, e uguale; per questo si guardino dal toccarsi l'una all'altra, o farsi carezze che abbiano specie d'amore sensuale.
5. Non stiano mai in ozio, ma attendano con ogni diligenza ad imparare il modo di fare orazione, di esaminare la coscienza, di officiare in coro, e simili cose della loro professione, come dalla Maestra saranno istruite.
6. Non parlino mai fra loro di cose del secolo, e massime di nobiltà, parentadi, ricchezze, o gradi dei loro parenti: anzi scordandosi di fatto del mondo, stimino tutte le altre per maggiori, e cerchino sempre l'ultimo luogo, e di crescere nell'umiltà, come le insegna lo sposo celeste.
7. Nel coro, refettorio, e capitolo stiano sempre con gli occhi bassi, e portino rispetto alle monache antiche, come se tutte le fossero superiore, e in tutte le cose dimostrino la pace, e allegrezza interiore, congiunta colla modestia, e gravità esteriore.
Roberto Cardinal Bellarmino, Arcivescovo di Capua.
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