Litterae annuae FCR

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Fondo Collegio Romano

Nelle Costituzioni(Const. 6755) si prevedeva la redazioni di lettere da parte dei superiori locali, ogni quattro mesi, da inviare al provinciale e da questo al generale, riguardo le diverse attività delle residenze. Il loro contenuto doveva offrire incoraggiamento agli altri e aiutare l'edificazione reciproca. Queste lettere furono poi sostituite per altre di frequenza annuale.
Le lettere annuali (1581-1614) del generalato di Claudio Aquaviva sono state stampate in ventinove piccoli volumi, tra il 1583 e il 1619. Dopo un'interruzione, la serie continuò il P. Generale Goswino Nickel per gli anni 1650 e 1651, dopo di che cessò definitivamente la sua pubblicazione.

Sin dall'inizio della Compagnia emerge la distinzione tra l'informazione destinata a un lettore interno al corpo gesuitico e un altro esterno (Ignazio di Loyola a Pietro Fabro, Roma 10 dicembre 1542, MHSI, Epp. Ign., I, 236.). Alterum ne annuas Societatis in futurum ulli externo quavis occasione communicare liceat, seu ostendere, ita ut nec ipse Provincialis facultatem habeat ad id concedendum. (MHSI, Doc. Ind., XVI, 1043).

A partire della metà del XVII secolo la stampa delle lettere, che continuavano ad arrivare manoscritte a Roma, diventò sempre più rara. Queste Littera saranno gradualmente destinate a un pubblico esterno alla Compagnia. La stabilizzazione/varietà dei criteri per determinare ciò che è mostrabile fuori dall'ordine e l'aumento delle notizie da elaborare diventò di un'alta complessità. Così lo attesta una lettera, del 1649, al superiore generale in cui se afferma che produrre una tale selezione è: Res est asininj laboris. [1] Una evolución di questa tipologia saranno le Lettres édifiantes et curieuses stampate tra il 1702 e 1776[2].




  • Diario del Raccoglitore dei punti per le lettere annue del Collegio Romano, 1833-1852
  • Litterae annuae Collegii Romani tom. II, 1853-1870


  • Litterae Annuae Collegii Romani et Universitatis Gregorianae, 1832-1927


  • Litterae Annuae 1837-1874
  1. Ratio quae videntur persuadere non esse imprimendas literas annuas, Andreas Jodoci a Francesco Piccolomini, 2 aprile 1649, ARSI, Inst. 186a, f. 268r.
  2. Sul tema si veda l'articolo di Markus Friedrich, Circulating and Compiling the Litterae Annuae. Towards a History of the Jesuit System of Communication. Archivum Historicum Societatis Iesu 77 (2008), 3-39
  3. a c. 5r nota in calce ... Giuseppe Achilluzzi
  4. attenzione su manus si trova una serie di segnature unite, all'interno di cui c'è apug 2808; la data è stata presa da https://www.unigre.it/archivioimg/Cataloghi/Collegio_Romano.htm