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Come si sia portato in Napoli si potrebbe sapere, quando bisognasse. Per ultimo avendo l'obbedienza dal suo Generale di andare da Bologna in un altro luogo assegnatoli, e esortandolo io ad obbedire, che poi sarebbe richiamato, non ha voluto obbedire, e ora vive in questa contumacia, e è fuori ordine del Generale, che dove si trova sia carcerato, sebbene io ho ordinato al Procuratore Generale, che quest'ordine non si esegua in Fiorenza, per non dare qualche disgusto ai padroni. Mi farà piacere V.S.R.ma con occasione far sapere alle loro Altezze, che in questo fatto non ho avuto pensiero alcuno di dargli disgusto, essendo desideroso di fargli ogni servizio, e a lei mi offro per servirla, dove mi troverà buono. Di Roma li 16 d'agosto 1607.
Di V.S.R.ma come fratello aff.mo
il Card. Bellarmino.