Difference between revisions of "Monumenta Concilii Tridentini"

From GATE
Line 23: Line 23:
 
La storia del Concilio di Trento sembra essere segnata dalla sua improbabilità. Il primo desiderio di scrivere una storia del Concilio lo si trova nell'edizione di Paolo Manuzio ''Canones, et decreta sacrosancti oecumenici, et generalis Concilii Tridentini sub Paulo 3., Iulio 3., et Pio 4., pontificibus max. Index dogmatum, & reformationes.'' Venetiis, 1564:<blockquote class="templatequote">
 
La storia del Concilio di Trento sembra essere segnata dalla sua improbabilità. Il primo desiderio di scrivere una storia del Concilio lo si trova nell'edizione di Paolo Manuzio ''Canones, et decreta sacrosancti oecumenici, et generalis Concilii Tridentini sub Paulo 3., Iulio 3., et Pio 4., pontificibus max. Index dogmatum, & reformationes.'' Venetiis, 1564:<blockquote class="templatequote">
 
<p style="font-size:90%;text-align:left"> accipe summam rei, lector optime, quae ad salutem vehementer pertinet: universam vero Tridentini Concilii, trium Pontificum distinctam temporibus, historiam, eodem, cuius ad gloriam haec omnia diriguntur, iuvante Deo, propediem expecta..</p></blockquote>
 
<p style="font-size:90%;text-align:left"> accipe summam rei, lector optime, quae ad salutem vehementer pertinet: universam vero Tridentini Concilii, trium Pontificum distinctam temporibus, historiam, eodem, cuius ad gloriam haec omnia diriguntur, iuvante Deo, propediem expecta..</p></blockquote>
Questa storia annunciata dal Manuzio, ''propediem'' ("tra poco"), non vide mai la luce.<p>Il tempo ''breve'' che si augurava Manuzio, ritmo proprio della tecnologia della stampa, entra in collisione con la quantità di documentazione prodotta in quasi vent'anni di concilio.  Questa percezione del tempo implicò per i contemporanei dei problemi per l'elaborazione dei criteri di selezione riguardo la tipologia documentaria e il suo contenuto.</p>  
+
Questa storia annunciata dal Manuzio, ''propediem'' ("tra poco"), non vide mai la luce.<p>Il tempo ''breve'' che si augurava Manuzio, ritmo proprio della tecnologia della stampa, entra in collisione con la quantità di documentazione prodotta in quasi vent'anni di concilio.  Questa percezione del tempo implicò per i contemporanei dei problemi per l'elaborazione dei criteri di selezione riguardo la tipologia documentaria e il suo contenuto.</p> [[File:Manuzio trento.jpg|thumb|<small>''Canones, et Decreta Sacrosanti Oecumenici, et generalis Concilii Tridentini''
 +
Romae, 1564</small>]]
 
Fra le opere più importanti del fondo, si annoverano i seguenti codici: l'opera manoscritta incompleta di P. [[Terenzio Alciati]] SJ (1570-1651), corrispondente ai codici [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175619 APUG 627], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175620 APUG 628], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175621 APUG 629], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175622 APUG 630] e [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175623 APUG 631] del Fondo Concilio di Trento; i volumi a stampa di P. [[Pallavicino, Sforza|Sforza Pallavicino]] SJ (1607-1667), corrispondente alle collocazioni [https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?remlastbc=1&ID=171656 APUG 585] e [https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?remlastbc=1&ID=171657 APUG 586]; i manoscritti della versione latina dell'opera del Pallavicino realizzata da P. [[Giattini, Giovanni Battista | Giovanni Battista Giattini]], corrispondenti all'unità codicologica numero 5 della collocazione [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000202162 F.C. 1570/2].
 
Fra le opere più importanti del fondo, si annoverano i seguenti codici: l'opera manoscritta incompleta di P. [[Terenzio Alciati]] SJ (1570-1651), corrispondente ai codici [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175619 APUG 627], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175620 APUG 628], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175621 APUG 629], [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175622 APUG 630] e [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000175623 APUG 631] del Fondo Concilio di Trento; i volumi a stampa di P. [[Pallavicino, Sforza|Sforza Pallavicino]] SJ (1607-1667), corrispondente alle collocazioni [https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?remlastbc=1&ID=171656 APUG 585] e [https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?remlastbc=1&ID=171657 APUG 586]; i manoscritti della versione latina dell'opera del Pallavicino realizzata da P. [[Giattini, Giovanni Battista | Giovanni Battista Giattini]], corrispondenti all'unità codicologica numero 5 della collocazione [https://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000202162 F.C. 1570/2].

Revision as of 08:46, 28 April 2025

Works Bibliography

APUG 0235 100r.jpg

Monumenta Concilii Tridentini Bibliography.jpg

Explore Explore
Il cardinale Ercole Gonzaga presiede una seduta del Concilio di Trento in Santa Maria Maggiore (Trento). Elia Naurizio, Congregazione generale del concilio di Trento (1633). Museo diocesano Tridentino.


Il Fondo Concilio di Trento

Descrizione del Fondo

Oggi il fondo è costituito da 135 codici manoscritti (8 metri lineari di scaffalatura, all'incirca 33.000 fogli) in forma libraria. I documenti raccolti da P. Alciati e successivamente utilizzati da P. Sforza Pallavicino nei quali sono rintracciabili segni distintivi (lettere e segni apposti sul dorso ad indicare una sequenza ordinata), segni d'uso (manicule, segni ad inchiostro e a matita) e notazioni manoscritte sono 87. Le segnature del Fondo consultabili in MANUS online includono tutti i documenti inerenti il Concilio di Trento.

La composizione del Fondo

La storia del Concilio di Trento sembra essere segnata dalla sua improbabilità. Il primo desiderio di scrivere una storia del Concilio lo si trova nell'edizione di Paolo Manuzio Canones, et decreta sacrosancti oecumenici, et generalis Concilii Tridentini sub Paulo 3., Iulio 3., et Pio 4., pontificibus max. Index dogmatum, & reformationes. Venetiis, 1564:

accipe summam rei, lector optime, quae ad salutem vehementer pertinet: universam vero Tridentini Concilii, trium Pontificum distinctam temporibus, historiam, eodem, cuius ad gloriam haec omnia diriguntur, iuvante Deo, propediem expecta..

Questa storia annunciata dal Manuzio, propediem ("tra poco"), non vide mai la luce.

Il tempo breve che si augurava Manuzio, ritmo proprio della tecnologia della stampa, entra in collisione con la quantità di documentazione prodotta in quasi vent'anni di concilio. Questa percezione del tempo implicò per i contemporanei dei problemi per l'elaborazione dei criteri di selezione riguardo la tipologia documentaria e il suo contenuto.

Canones, et Decreta Sacrosanti Oecumenici, et generalis Concilii Tridentini Romae, 1564

Fra le opere più importanti del fondo, si annoverano i seguenti codici: l'opera manoscritta incompleta di P. Terenzio Alciati SJ (1570-1651), corrispondente ai codici APUG 627, APUG 628, APUG 629, APUG 630 e APUG 631 del Fondo Concilio di Trento; i volumi a stampa di P. Sforza Pallavicino SJ (1607-1667), corrispondente alle collocazioni APUG 585 e APUG 586; i manoscritti della versione latina dell'opera del Pallavicino realizzata da P. Giovanni Battista Giattini, corrispondenti all'unità codicologica numero 5 della collocazione F.C. 1570/2.