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<center>'''Jesus † Maria'''</center><br>
 
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<center>Dignare me laudare te Virgo Sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos</center>  
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<center>La risposta della detta lettera, cioè che sà nell'altra facciata e voltata</center>  
 
<center>La risposta della detta lettera, cioè che sà nell'altra facciata e voltata</center>  
 
<center>in Italiano dal Padre Baldassare Loyola Mandes della Comp.<sup>a</sup> di Giesù al</center>  
 
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Jesus † Maria


Dignare me laudare te Virgo Sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos
La risposta della detta lettera, cioè che sà nell'altra facciata e voltata
in Italiano dal Padre Baldassare Loyola Mandes della Comp.a di Giesù al
quale fù mandata da un Turco nel mese d'Agosto 1664 et il detto Padre fece
questa risposta in Arabico e la voltò in Italiano nel collegio di Genova per
manifestar al Turco che vuol dire la Fede christiana e quanto è cattiva la sua
sia il tutto per honore e gloria di Dio


Quel Dio vero, ch'io continuamente servo, et humilmente adoro per amore del quale havete richiesto da me la risposta della vostra lettera, lo stesso m'illuminò di manifestarvi quale è mentre finhora dà voi non è ben consciuto. Incomincio dunque col suo sacratis.mo nome al quale si inclina il Cielo, la terra e l'inferno che per gratia della sua infinita bontà sta scolpito tanto nella mente come nel cuor mio quale è del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, i quali sono tre persone et un solo Dio. Io per la cognitione di tal infallibile verità ho lasciato, dispreggiato, e calcato sotto i piedi tutto quello che voi sapete di richezze, potenze, dominij, servitù, spassi, piaceri, commodità, amici, parenti. Padre, madre, sposa e figli; et ho voluto vivere così in estrema necessità e povertà facendo giornalmente la volontà degl'altri, come suddito Religioso che sono; sto frà la Christianità, Orfano, maltrattato e quasi da' tutti abbandonato; vivo senza potenza, senza dominio, senza servitù, senza spassi, senza piaceri, senza amici, senza parenti, senza Padre, senza madre, senza sposa, senza figliuoli, e senza nessuna cosa mondana. Mà havete da sapere che con tutto quello che havevo, come si è detto di sopra, non ho mai potuto goder' una minima particella di questa somma consolatione, e felicità che adesso per gratia del Signore godo nel mio presente stato; e se voi cercate la ragione di ciò, brevemente vi rispondo; si come Iddio hà proveduto le creature tutte, ognuna col proprio cibo (il cavallo non mangia della carne, nè il Leone dell'herba, mà ciascuno inclina al proprio cibo) così Dio hà proveduto il cuor humano con fargli havere per proprio cibo lo stesso Iddio, il quale dice: Delicie mese esse cum fliys hominum. Dare pure al cuor humano quanto vuole di richezze, potenza, dominij e quanto mai può esser in questo fallace mondo, mai si satia senza il suo proprio Dio. Mà quando havrà solamente il suo sommo bene Dio, all'hora dirà Satis Domine aliud nolo, quia in te omnia invenio et prote omnia reliquo. Lontano da vero sono io della mondana vanità, mà sto regnando nella celeste verità, ch'è il sommo bene Christo Giesù, il quale così spiegò se stesso con dire: ego sum via veritatis et vita. Piacesse à Dio che io havessi ogni giorno tutte le richezze, potenze e dominij dell'universo mondo, non per goderli no, mà per sacrificarli, abbandonarli, e calcarli sotto i piedi miei per amore del mio vero e sommo bene Iddio che per sua pietà illuminò la mia antica cecità. Mà già che altro non mi restò, nè hò da lasciar più, metto me stesso alle fatighe, dispreggi, ingiurie, odio, fame, sete, nudità, prigioni, flagelli, tormenti e quanto mai può esser di male in questa vita mortale, per mostrar il mio sviscerato affetto verso il mio amatissimo Sig.re: Mà ohime hò detto pocco? Voglio havere bestie, che mi sbranino, crudeli manigoldi, che mi scortichino, fuochi lenti notte e dì che mi consumino, coltellate, spade e moschettate, che mi trapassino e mille volte il dpi la morte senz'alcun confortare per amore del mio redentore e sommo bene Christo Giesù.
Questo stesso che finhora in questa mia hò spiegato vi fà capire qual fede regna nel mio ardente petto, mentre desiderate e procurate di conoscer l'interno del mio cuore. E per questo stesso dovete argomentar frà voi medessimo e vincer qual gran Diavolo, che domina la vostra infelice anima con dire: Questo tale scrittore di questa non era nella stessa mahomettana un'ignorante, nè haveva bisogno di cose mondane, ne anco fù sforzato à far ciò, nè pure era schiavo come mi trovo io; mà huommo dotto, sacerdote e Padrone assoluto di quanto sò io nella setta mahomettana: era anche libero sen'impedimento alcuno, non haveva bisogno di cosa mondana e stava in ordine per ritornare alla sua Patria! Come donque hà lasciato il tutto e si fece christiano? bisogna che egli sia arrivato alla cognitione di qualche cosa maggiore dell'altre nella fede christiana, mentre egli abbandonò così subito tutto quello che possedeva, sperava, e sapeva nella setta mahomettana. O pure considerate i fondamenti della vostra legge e ditte: Da chi habbiamo saputo che la setta mahomettana fosse