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Jesus † Maria


Copia di una lettera Arabica mandata da un Turco al Padre Baldassare
Loyola Mandes della Compagnia di Giesù nel mese di Agosto 1664 e voltata
dal medesimo Padre in lingua Italiana, accio che si vedesse la gran
cecità di quella Anima infelice.


Il rendimento delle gratie conviene à Dio solo, e le lodi e le salutationi convengono solamente
alli suoi, che vivano in gratia sua. Amen.


Dopo ciò conviene conforme quello che è dichiarato nelli libri al Sacerdote, Padrone e dottore il quale scoprì il fiore della verità benche si è allontanato, secondo, che gl'è venuto in capriccio; come doppo d'haver assaggiato il dolce sapore dell'Alcorano et haver inteso i suoi proprij sensi; et esser andato con la mente nuotando nel profondo mare delle dottrine? Ohime in verità falta la sua strada, ben che havesse saputo prima l'abissi de'detti di Mahometto e la sua chiarissima dottrina e verità ò che gran maraviglia vedo! Come si è acciecata la mente? mentre abbandonò così la verità conosciuta! dopo d'haver conosciuto quello che è stato detto da Dio, cioè quella che credono li fò uscir dalle tenebre al lume! Questo tale, che era nostro Padrone nelle cose sopra dette, mà hoggi dì non è più nostro per quello che mostra al contrario il quale haveva per nome la prima Altezza de'nomi e potenza sopra i potenti: nella persona di scieh Mahamed ben Abd Aluahid Attazi mthah molai Ahmed scerifo stà tutto quello che si è detto si sopra; il Padre del quale già è passato al celeste regno come si crede.
è dopo ciò che si è detto, ò mio Signore, dico che già siamo arrivati à penetrare il profondo delli suoi dogmi e molto bene sappiamo quello in che si è ingolfato et anche il suo gran fatto che ci stà avanti i nostri occhi più che monti; però in tal ammiratione ci troviamo e giornalmente ci confondiamo: mà per questo potiamo dire, secondo quel proverbio: Non si può illuminar uno che non sia illuminato da Dio. Hà dà sapere che habbiamo dato una testimonianza della sua persona secondo il nostro disegno però tutto per suo bene; spero in Dio che darà forz'alle mie parole con le quali rendo continuo saluto à chi desidera di seguitar il proprio senso della verità. Riverisce V. S. Alhag Mohamed Alharbi Cohen, come anche fà il nostro Signore Alhag Mohamed figliuolo di Mohamed Algioheid della città di Tattaun, con tutti gl'altri Africani che in questa parte si trovano. Habbiamo qui fatto fare una lettera scritta con carattere e lingua Italiana accio che da questa Arabica intenda quello che pretendiamo. Basta questo che hà fatto e quello che è stato fin hora fatto nella sua propria Patria per sua causa; Non ocorre che io lo spieghi mentre sò che dal tutto già hà havuto piena notitia; mà solamente dico questo: Quanti consigli si sono fatti? Quanti testimonij si sono presentati? E quante sententie si sono proferite? che lei non haveva fatto di cuore quello che nell'esterno si vede. E per tanto la supplico ò mio Signore che si degni per amore di quel Iddio e della fede che professa di scrivermi con il proprio suo benedetto carattere, quale sia il suo stato e qual fede regni nell'interno del suo cuore, se veramente ha cambiato la sua vera fede con la Christiana bisognosa di ogni bene! Se hà fatto questo solamente per scappare con qualche gran vittoria, secondo il suo disegno, prego l'onnipotente Iddio che l'aiuti, et indirizzi à farlo; mà se è stato d'altra maniera ci volgiamo alla forza et onnipotenza dell'Altissimo Dio. Non sarà mai vero che il nostro Padrone habbia di cuore fatto questo mentre io conosco la sua nascità Patria e quanto possedeva e dominava frà noi altri; mà solamente abbrucia l'interno del nostro cuore e fà giornalmente crescere i nostri dolori e disgratie quello che la sua persona desso mostra nell'esterno; poiche tutto il mondo poteva far ciò mà nessuno credeva mai, che V. S. per nessun mottivo dovesse cambiar così il suo sommo splendore, con il più che mai può esser di vituperio. Horsù mio Signore, richiedo da lei quanto prima la risposta, risposta e risposta per amor di quel Dio che adora. Lo scrittore di questa si breve in fretta è il bisognoso de perdonanza che spera sempre la misericordia di Dio, vostro humilissimo Schiavo Alhag Mohamed Pulhait figliuolo di scieh Mohamed Addaravi della caritativa chiesa di Tamecroth e della famiglia di sedi Mohamed Vbrahem.

Questo che seguita stà nella lingua arabica scritto in versi


Ò che gran maraviglia è fra i Christiani del Messia; Dicono che Iddio è suo Padre et il detto Figluolo è lo stesso Dio; e per questo infallibilmente si sono smariti mentre vogliono per tale adorarlo. E di più recano un'altra cosa più maravigliosa quando tengono che fosse crocifisso. Se fosse inteso ciò da chi bene sà! Nel tempo che lo crocifissero, dove era il suo Padre? forse era lontano, ò non lo vidde, ò pure possono dire che l'hanno vinto? Smarriti questi tali sono da Dio in ogni cosa mentre egli è sempre libero di tal colunnia!

fine