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- "... Ma, credo pure che in tanti modi abbiamo provato l'aiuto divino. Ma pensi, siamo caduti con tanta forza che la navicella è andata in frantumi, non c'è restato un pezzo così lungo. <ref>Il generale Nobile enfatizza il fatto che per puro miracolo chi stava nella gondola di comando è riuscito a salvarsi, nonostante la totale distruzione della struttura nell'impatto.</ref> E tutti vivi! Si due fratture, ma erano necessarie. Senza queste noi saremmo perduti. <ref>Ragionamento inedito ma profondamente vero da parte del generale Nobile, per i motivi che spiegherà più avanti.</ref> Si perchè ci saremmo tutti messi in marcia per la terra quando vedevamo che la radio non funzionava, <ref>Anche questo passo, più che una convinzione appare come una semplificazione verbale: davanti ai primi problemi con la radio e coi relativi collegamenti con la nave, il fatto di essere sani, operativi avrebbe invogliato tutti e molto prima a mettersi in marcia. Sappiamo invece dai suoi scritti successivi come Nobile si sia sempre espresso e per iscritto a favore della radio, avendone "cieca fiducia".</ref> e saremmo tutti perduti sul pack" - evidentemente è persuaso che gli altri tre siano perduti <ref>Allarmata preoccupèazione di Padre Gianfranceschi, non essendo ancora al corrente di come sono andate realmente le cose. Sappiamo dalla letteratura che Nobile si è battuto per quanto ha potuto, avverso alla decisione di Mariano, Zappi e Malmgren di mettersi in marcia alla ricerca della terraferma e dei soccorsi.</ref> - "Ed era necessario che due fossero feriti. Se mi ferivo io solo mi avrebbero trasportato perchè io sono leggero, ma con [[Name::Cecioni]] no! Con due feriti noi dovevamo restare, ed è stata la nostra salvezza. E poi tutto quello che abbiamo potuto raccogliere. Abbiamo ritrovato i viveri, pochi si ma fin era già molto, abbiamo ritrovato una rivoltella. Che cosa è una rivoltella? Eppure ci ha dato il vitto per un mese." - "Come<lb/>
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- "... Ma, credo pure che in tanti modi abbiamo provato l'aiuto divino. Ma pensi, siamo caduti con tanta forza che la navicella è andata in frantumi, non c'è restato un pezzo così lungo. <ref>Il generale Nobile enfatizza il fatto che per puro miracolo chi stava nella gondola di comando è riuscito a salvarsi, nonostante la totale distruzione della struttura nell'impatto.</ref> E tutti vivi! Si due fratture, ma erano necessarie. Senza queste noi saremmo perduti. <ref>Ragionamento inedito ma profondamente vero da parte del generale Nobile, per i motivi che spiegherà più avanti.</ref> Si perchè ci saremmo tutti messi in marcia per la terra quando vedevamo che la radio non funzionava, <ref>Anche questo passo, più che una convinzione appare come una semplificazione verbale: davanti ai primi problemi con la radio e coi relativi collegamenti con la nave, il fatto di essere sani, operativi avrebbe invogliato tutti e molto prima a mettersi in marcia. Sappiamo invece dai suoi scritti successivi come Nobile si sia sempre espresso e per iscritto a favore della radio, avendone "cieca fiducia".</ref> e saremmo tutti perduti sul pack" - evidentemente è persuaso che gli altri tre siano perduti <ref>Allarmata preoccupazione di Padre Gianfranceschi, non essendo ancora al corrente di come sono andate realmente le cose. Sappiamo dalla letteratura che Nobile si è battuto per quanto ha potuto, avverso alla decisione di Mariano, Zappi e Malmgren di mettersi in marcia alla ricerca della terraferma e dei soccorsi.</ref> - "Ed era necessario che due fossero feriti. Se mi ferivo io solo mi avrebbero trasportato perchè io sono leggero, ma con [[Name::Cecioni]] no! Con due feriti noi dovevamo restare, ed è stata la nostra salvezza. E poi tutto quello che abbiamo potuto raccogliere. Abbiamo ritrovato i viveri, pochi si ma fin era già molto, abbiamo ritrovato una rivoltella. Che cosa è una rivoltella? Eppure ci ha dato il vitto per un mese." - "Come<lb/>

Revision as of 17:08, 27 August 2020

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con qualche confusione rievocato le impressioni passate ed ha finito con qualche disordine nella memoria.

- "... Ma, credo pure che in tanti modi abbiamo provato l'aiuto divino. Ma pensi, siamo caduti con tanta forza che la navicella è andata in frantumi, non c'è restato un pezzo così lungo. [1] E tutti vivi! Si due fratture, ma erano necessarie. Senza queste noi saremmo perduti. [2] Si perchè ci saremmo tutti messi in marcia per la terra quando vedevamo che la radio non funzionava, [3] e saremmo tutti perduti sul pack" - evidentemente è persuaso che gli altri tre siano perduti [4] - "Ed era necessario che due fossero feriti. Se mi ferivo io solo mi avrebbero trasportato perchè io sono leggero, ma con Cecioni no! Con due feriti noi dovevamo restare, ed è stata la nostra salvezza. E poi tutto quello che abbiamo potuto raccogliere. Abbiamo ritrovato i viveri, pochi si ma fin era già molto, abbiamo ritrovato una rivoltella. Che cosa è una rivoltella? Eppure ci ha dato il vitto per un mese." - "Come

  1. Il generale Nobile enfatizza il fatto che per puro miracolo chi stava nella gondola di comando è riuscito a salvarsi, nonostante la totale distruzione della struttura nell'impatto.
  2. Ragionamento inedito ma profondamente vero da parte del generale Nobile, per i motivi che spiegherà più avanti.
  3. Anche questo passo, più che una convinzione appare come una semplificazione verbale: davanti ai primi problemi con la radio e coi relativi collegamenti con la nave, il fatto di essere sani, operativi avrebbe invogliato tutti e molto prima a mettersi in marcia. Sappiamo invece dai suoi scritti successivi come Nobile si sia sempre espresso e per iscritto a favore della radio, avendone "cieca fiducia".
  4. Allarmata preoccupazione di Padre Gianfranceschi, non essendo ancora al corrente di come sono andate realmente le cose. Sappiamo dalla letteratura che Nobile si è battuto per quanto ha potuto, avverso alla decisione di Mariano, Zappi e Malmgren di mettersi in marcia alla ricerca della terraferma e dei soccorsi.