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Capone, 15 juin 1602.
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Ill.mo e Rev.mo Sig.r mio osservandissimo.<lb/>
 
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In questa chiesa cattedrale di Capua sono 40 canonici, dieci preti, dieci diaconi e vinti suddiaconi. I preti e diaconi hanno le distribuzioni intere e anche le prebende; i suddiaconi l'hanno mezze. E così fu ordinato in una costituzione che fu fatta dall'arcivescovo e capitolo già sono trecento anni. Oltre di questo i preti hanno certi altri emolumenti con obbligo di dire certe messe, le quali però fanno dire da sei altri preti con dargli certa provvigione, perchè essi non possono supplire. Ora perchè il sacro concilio di Trento, Sess.24, cap.12, comanda che il Vescovo con e consiglio del capitolo ordini che tutti i canonicati abbiano aggiunto l'ordine sacro, e almeno la metà dei canonici siano preti, e perchè in questa chiesa sono solamente sei canonici preti, che sono obbligati all'heddommade, perchè dal numero di dieci preti se ne levano quattro che non hanno quest'obbligo, cioè l'arcivescovo, il decano e i due primiceri, e però ci è gran bisogno di eseguire il decreto del concilio; per questo io avevo pensato di fare che di 40 canonici almeno vinti funsero preti; e per non alterare l'entrate loro e non turbarli, volevo che tutti li diaconi, eccetto l'arcidiacono, che è dignità principale, passassero con le loro prebende all'ordine e officio presbiterale; e perchè con questa giunta di nove preti ancora non si adempiva la mente del Concilio, volevo che due suddiaconi più antichi passassero similmente all'ordine presbiterale con le loro mezze prebende e mezze distribuzioni, con ordine però che, morendo uno di loro, si unissero le mezze prebenda e distribuzioni et se ne facesse un'intera per quello che sopra vivesse. Finalmente volevo che dei diciotto diaconi che restavano, i primi nove passassero all'ordine e officio diaconale. E così sarebbero venti preti, dieci diaconi e nove suddiaconi.<lb/>
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Questo mio pensiero è piaciuto a tutto il capitolo, e una sola
 
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preti, dieci diaconi e vinti suddiaconi. I preti et diaconi hanno le distributioni intieree et anco le prebende; i suddiaconi l'hanno .^meze. Et cos� fu ordinato in una constitutione che fu fatta dall' arcivescovo et capitolo gi� sono trecento anni. Oltre di questo i preti hanno certi altri emolumenti con obligo di dire certe messe, le quali per� fanno dire da sei altri preti con dargli certa previ sione, perche essi non possono supplire. Bora perche il sacro concilio di Trento, Sess.24,cap.l2, commanda che il Vescovo con e consiglio del capitolo ordini che tutti i canonicati habbino aggiun to l'ordine sacro, et almeno la met� de canonici siano preti, et perche in questa chiesa sono solamente sei canonici preti, che sono obligati all'heddommade, perche dal numero di dieci preti se ne levano quattro che non hanno quest^'obligo, ci� � l'arcivescovo, il decanoet i due primicerii, et per� ci gran bisogno di esseguire il decreto del concilio; per questo io havevo pensato di fare che di 40 canonici almeno vinti funsero preti; et per non alterare l'entrate loro et non turbarli, volevo che tutti li diaconi, eccetto l'archidiacono,che � dignit� principale, passassero con le loro prebende all'ordine et offitio presbiterale; et perche con questa gionta di nove preti ancora non si adempiva la mente del Con cilio, volevo che due suddiaconi piu antichi passassero similmente ^ all'ordine presbiterale con le loro meze prebende et meze distributioni, con ordine per� che,morendo uno di loro, si unissero le me ze prebenda et distributioni et se ne facesse un'intiera per quel lo che sopra vivesse. Finalmente volevo che delli diciotto diaconi che restavano, i primi nove passassero all'ordine et offitio dia conale. Et cosi sarebbono vinti preti, dieci diaconi et nove suddiaconi.
 
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Ill.mo e Rev.mo Sig.r mio osservandissimo.
In questa chiesa cattedrale di Capua sono 40 canonici, dieci preti, dieci diaconi e vinti suddiaconi. I preti e diaconi hanno le distribuzioni intere e anche le prebende; i suddiaconi l'hanno mezze. E così fu ordinato in una costituzione che fu fatta dall'arcivescovo e capitolo già sono trecento anni. Oltre di questo i preti hanno certi altri emolumenti con obbligo di dire certe messe, le quali però fanno dire da sei altri preti con dargli certa provvigione, perchè essi non possono supplire. Ora perchè il sacro concilio di Trento, Sess.24, cap.12, comanda che il Vescovo con e consiglio del capitolo ordini che tutti i canonicati abbiano aggiunto l'ordine sacro, e almeno la metà dei canonici siano preti, e perchè in questa chiesa sono solamente sei canonici preti, che sono obbligati all'heddommade, perchè dal numero di dieci preti se ne levano quattro che non hanno quest'obbligo, cioè l'arcivescovo, il decano e i due primiceri, e però ci è gran bisogno di eseguire il decreto del concilio; per questo io avevo pensato di fare che di 40 canonici almeno vinti funsero preti; e per non alterare l'entrate loro e non turbarli, volevo che tutti li diaconi, eccetto l'arcidiacono, che è dignità principale, passassero con le loro prebende all'ordine e officio presbiterale; e perchè con questa giunta di nove preti ancora non si adempiva la mente del Concilio, volevo che due suddiaconi più antichi passassero similmente all'ordine presbiterale con le loro mezze prebende e mezze distribuzioni, con ordine però che, morendo uno di loro, si unissero le mezze prebenda e distribuzioni et se ne facesse un'intera per quello che sopra vivesse. Finalmente volevo che dei diciotto diaconi che restavano, i primi nove passassero all'ordine e officio diaconale. E così sarebbero venti preti, dieci diaconi e nove suddiaconi.
Questo mio pensiero è piaciuto a tutto il capitolo, e una sola
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