Difference between revisions of "Honor"

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* Je ne trouve point de sciences qui touchent particulierement les honnêtes gens que la morale, la politique et la connoissance des belles lettres. La premiere regarde la raison, la seconde la societé, la troisieme la conversation. L’une nous apprend à gouverner nos passions ; par l’autre vous vous instruisez des affaires de l’Etat et reglez vôtre conduite dans la fortune ; la derniere polit l’esprit, inspire la delicatesse et l’agréement. <br>
 
* Je ne trouve point de sciences qui touchent particulierement les honnêtes gens que la morale, la politique et la connoissance des belles lettres. La premiere regarde la raison, la seconde la societé, la troisieme la conversation. L’une nous apprend à gouverner nos passions ; par l’autre vous vous instruisez des affaires de l’Etat et reglez vôtre conduite dans la fortune ; la derniere polit l’esprit, inspire la delicatesse et l’agréement. <br>
Saint-Évremond, ''Jugement sur les sciences où peut s’appliquer un honnête homme.''
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Saint-Évremond, ''Jugement sur les sciences où peut s’appliquer un honnête homme.''<br>
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* '''''Honor est in honorante''''', ''Dialogo dell'honore di M. Giouanni Battista Posseuini mantouano'', p. 10<p></p>
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* ''Ad tertium dicendum quod violatio hic large dicitur quaecumque irreverentia vel exhonoratio. Sicut autem honor est in honorante, non autem in eo qui honoratur'' <small>[43218] IIª-IIae q. 99 a. 1 ad 3</small>
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* ''L'honore è come l'ombra, la quale corre dietro a chi la fugge, & fugge da chi la seguita'' [''Amor nudo all'ombre estiue vestito di varietà. Da Giacomo Castagnini'', 1653, p. 29]
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Revision as of 02:35, 15 August 2023

Procession of courtiers to the chapel of Fontainebleau, to be knighted. Engraving by Abraham Bosse, 1633.





Excerpta

Lo stabilimento dell'onore era un modo di costruire l'ordine gerarchico del mondo. La società stratificata si rappresenta in una serie di ranghi in modo tale che un ordine senza differenze è inimmaginabile. L'alternativa a quest'ordine non era un altro ordine possibile ma il caos. Da un punto di vista formale la gerarchia, che apparentemente sembra una sola serie, implica una doppia serie: vista dall'alto c'è una sequenza e vista dal basso c'è ne un'altra. Il concetto di accomodatio, per esempio, è definito, nei ss. XVI-XVII, dall'alto al basso.
Secondo Harald Weinrich[1] l'onore ha una storia delimitata tra l'Himenea di Torres Naharro (1524) e il drama di Hermann Sudermann, L'onore (1888) in cui un giovane conte esclama: Detto in confidenza:l'onore non esiste! Questa crisi semantica la si può seguire nel pícaro rappresentato da Guzmán de Alfarache (Mateo Alemán, 1547-1614), nella quale il desvergonzado osserva l'onore. L'onore mette sulla scena l'opinione pubblica. Questo aspetto sociale sarà decisivo nel pundonor spagnolo, vale a dire, l'onore esterno.
La semantica dell'onore cercherà di sottrarsi alle disposizioni della politica, della morale o del diritto. L'economia e la concezione territoriale dello stato introdurranno nuove distinzioni riguardo l'onore. (Vedi noblesse de robe). Così, i mezzi per stabilire la nobiltà si differenzieranno secondo i territori. Per gli spagnoli sarà la pureza de sangre in Francia il servizio delle armi, per i tedeschi l'alto rango delle dinastie.
Nel secolo XVIII una serie di tratti evolutivi determinerà che non si riesca più a configurare una divisione primaria della società in estratti ed emergerà una graduale a maggiore separazione dei sistemi funzionali. In questa evoluzione, i concetti di nobiltà e di onore cercheranno di ristabilire (involutivamente) un ordine minacciato. La virtù sarà anche un modo di correggere ciò che si vede come decadenza. In questo senso, la virtù non solo non si oppone alla nobiltà ma cerca di rinforzarla e ristabilirla.
Più generalmente l'onore attua come un medium. Le metafore con cui viene rappresentato sono "luce" e "sole". Su questo medium se imprimeranno forme condensate, che costituiscono la semantica, attraverso le quali il senso può essere osservato. Dell'onore che si possiede si parla esclusivamente nel caso della sua perdita. Nel caso del principe (luce/sole) non dovrà mai soddisfare l'onore perso perché la sua perdita non è prevista, lui personifica l'onore.
Le comunicazioni riguardanti l'onore, oltre che nella trattatistica specifica (l'art de plaire), lo si potrà osservare nel teatro e nella letteratura. Se l'onore medievale può essere considerato come "naturale", la produzione letteraria (manuali/teatro) del XV secolo indicherà una crisi della semantica dell'onore innanzi a spinte strutturali.
Potrebbe considerarsi la messa in scena di Punch e Judy come una possibilità, in quella dimensione di una realtà duplicata, per considerare l'altro lato della distinzione, vale a dire il disonore. il disonore è rappresentato nella violenza irriverente di Punch come qualcosa di ridicolo che provoca il riso ma allo stesso tempo allontana qualsiasi possibilità di adesione che solo provocherebbe la desestima.
Dovrà passare del tempo affinché emerga una evoluzione. Le aventure di Punch, irriverente e violento, che colpisce anche potenti e sfruttatori potrà essere assimilata alla figura dell'eroe.

Documenti

Corrispondenza di Roberto Bellarmino

Fonti

Bibliografia

Florilegium

  • Je ne trouve point de sciences qui touchent particulierement les honnêtes gens que la morale, la politique et la connoissance des belles lettres. La premiere regarde la raison, la seconde la societé, la troisieme la conversation. L’une nous apprend à gouverner nos passions ; par l’autre vous vous instruisez des affaires de l’Etat et reglez vôtre conduite dans la fortune ; la derniere polit l’esprit, inspire la delicatesse et l’agréement. 

Saint-Évremond, Jugement sur les sciences où peut s’appliquer un honnête homme.

  • Honor est in honorante, Dialogo dell'honore di M. Giouanni Battista Posseuini mantouano, p. 10

  • Ad tertium dicendum quod violatio hic large dicitur quaecumque irreverentia vel exhonoratio. Sicut autem honor est in honorante, non autem in eo qui honoratur [43218] IIª-IIae q. 99 a. 1 ad 3
  • L'honore è come l'ombra, la quale corre dietro a chi la fugge, & fugge da chi la seguita [Amor nudo all'ombre estiue vestito di varietà. Da Giacomo Castagnini, 1653, p. 29]

Note

  1. Weinrich, H., Metafora e menzogna: la serenità dell'arte. Il Mulino, 1983.


Article by Martín M. Morales.
Book designed by Benny Forsberg from the Noun Project - with lines.png

The text of this page has been reviewed and approved by the Lexicon of modernity (ISBN: 9788878393950 ; DOI: 10.5281/zenodo.1483194) editorial board.
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