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Aggiungo questa bella nuova à V. R. che alcuni mesi sono nacque un discordia frà l'eccelentissima Signora Prencipessa Doria et il Signore Neapolione Spinola circa i confini delli loro stati e per tanto furono presi dalle sudditi da una parte e dall'altra molti bestiami e finalmente id etti Signori misero gente armata da una parte e dall'altra per la qual cosa dovea succeder qualche ammazzamento. Laonde venuta tal cosa dalla Serenissima Repoplica di Genova volle intrar come Padrona ad affinar si gran danno, mà perche i detti stati tanto della Prencipessa come del Signor Neapolione dependono dall'Imperatore si chiararono, circa il danno de'poveri sudditi. Mà che il benigno Signore che hà voluto la Pace senza danno d'alcuno m'illuminò di trattar la Pace, frà loro il che essendo stato da una parte e dall'altra rimesso nelle mie mani s'aggiustò per misericordia del Signore conforme il desiderio di tutti, cio è essento stata da me fatta una scrittura conforme Dio m'inspirò e mandata ad ambedue parti si contetarono di compiacermi con accordarsi et ristituire i bestiami tolti. Del che rendo infinite gratie al Signore che si degnato di aggiustar questa cosa con sodifatione di tutti e senza danno d'alcuno. Se haverò tempo una altra volta mandarò à V. R. la formola dell'aggiustamento che fù mandato da me nella detta scrittura, per la quale si sono contenutti hoggi.


Al Molto Reverendo in X^to Padre, il Padre
Domenico Brunacci, Rettore della Compagnia
di Giesù

Roma

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