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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Hò ricevuto la gratissima di V. R. per la quale m'hà fatto sapere che ella recevette una cassetta mandatami dalla Signora Magarita Ricci e mi la mandarà quanto prima con qualche buona commodità. La ringratio infinitamente del pensiero che prende per me in ogni cosa; prego il Signore che le rimuneri. Sappia V. R. che sono arrivati à Genova e partiti per Roma hieri mattina tre Padri, il Procuratore di Goa con due altri Procuratori, hò parlato con quello di Goa[1], il quale mi disse che tornarà a quella parte nel mese di marzo 1667, mi pare per tanto che devo haver grandissima speranza d'andar seco mentre giusto sarà quel tempo, che mi fù dichiarato da parte di Dio d'andar. V. R. mi facci gran di parlar anche lei con il detto Padre, e con il P. Assitente di Portogallo, acciò che procuri per me l'andar con tal Padre, se però così vorrà il Signore. Questi giorni passati sono andato à riverir la Santissima Vergine di Savona dove sono stato con gradnissima mia conosolatione, per qualche giorno et essendo io fuori da Genova si capitarono due schiavi nell'hospitale gravemente infermi e per non esser presente in Genova chiamarono quel schiavo che voglio comprar quanto prima, il benigno Signore illuminò ambidue per mezzo suo, si che uno delli quali fù battezzato l'altro hieri e morì santissimamente per un'hora mezza dopo la gratia ricevuta l'altro poi va megliorando il quale si battezzarà quando haverà imparato i Sacri misteri della Santa Fede. Padre mio Dio non hà di bisogno di Baldassare, nè d'altro mentre ci fa vedere il suo braccio onnipotente operando con un Turco non è ancora battezzato il quale hà convertito altri Turchi e ha fatto andar anime al cielo prima di esser lui in gratia. Io per me non sò che dire perche stò attonito e confuso poiche veggo quanto vagliamo i talenti humani, scientie, la loquenza, con quanto mai può haver l'huomo in questa vita d'ingegno, e dottrina mentre il tutto senza l'aiuto dell'onnipotente mano nulla vale. Mando à V. R. la copia della lettera mandatami per risposta dal nostro Padre Generale il voler divino ancorche possa dire con realtà charitas Christi urget me. Stò preparando per far battezzare il detto Turco sacerdote e pagar il suo prezzo quanto prima; i convertiti poi sono quasi tre cento, mà Padre mio mi stento a trovar qualche Turchio per Genova, mà già che la Sant'obedienza non è risoluto di mandarmi altrove dico fiat volontas Dei. V. R. mi faccia gratia di far la ricevuta per tre mesi al Signore Mar'Antonio Verospi, e quanto haverà ricevuto il danaro lo faccia haver il P. Paolo Ottolino. Finisco con riverirla di cuore, come anche faccio verso tutti cotesta Padri e fratelli, raccomandadomi alle loro Santi orationi. Genova 3 di Ottobre 1665.
di V. R.

Humilissimo Servo et in Xto figlio

Baldassare Loyola Mandes

  1. Probabilmente P. Stanislao Malpica SJ.