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a B, di farla cioè salire dalla sua sorgente A fino a 30 piedi di altezza (B) col<br />
lavoro successivo delle trombe C, C’, C’’. Per mezzo di questo meccanismo mi parrebbe<br />
senza dubbio che l'acqua situata in A sia salita fino a B, avendomi Ella ammesso<br />
il principio che la pressione atmosferica agisce a qualunque altezza, cioè nel caso<br />
nostro in C, C’, C’’. Non importa, mi pare, poi che questo effetto siasi ottenuto<br />
con una sola tromba o con tre, quando è certo che l'acqua per mezzo delle sole<br />
trombre aspiranti, collocate così una al di sopra dell'altra, sia salita all'altezza<br />
che si voleva. E come con tre, così con 4, 5, 6 ... insomma con un numero inde-<br />
finito di trombe così disposte si potrebbe, mi pare, ottenere che l'acqua si<br />
possa portare a qualunque altezza indefinita.<br />
Domandandole mille scuse per l'incomodo, ho l'onore di protestarmi<br />
di nuovo.<br />
<br />
Della S.V. Illustrissima<br />
<br />
Orvieto 2 aprile 1868<br />
<br />
Umilissimo Obbligatissimo servo<br />
Costantino Maes-Canini