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figuris aut imaginibus imbuuntur; quae tubo opticae lentis prius probè instructo, lumine Lucernae accensae intra obscuri cubiculi candidum parietem aut expansum linteum ita ad vivum unà cum coloribus projiciuntur; ut omnes in admirationem rapiant. Verùm antequam ulterius progrediamur, hic silentio minime supprimendum duxi, dum video complures jactabundos vagabundosque Thrasones orbem circumcursantes qui hujus sibi lucernae inventionem famosius adscribere non verecundantur. Impostores sunt. Kircheri hoc inventum est, quod et multis in Musaeo suo variis modis jam ante 30 annos exhibuit, et tandem in Arte magna Lucis et Umbrae binis editionibus, potissimum in Ultima fol. 768. fusius descripsit, ei demonstravit, multa similia sibi adscribunt inventa varii Authores noviter editi quae tamen successu temporis inventa sunt arcana Kircheri jam dudum edita.
Lucerna mirifica. Instrumentum est, quo lucis radius adeo intenditur, ut non solum in tenebris, verùm etiam in clarissima diurna luce, adeò lumen intendat radios suos vibrando, ut prae splendoris exuberantia vix liceat inoffenso oculo, ejus lucem intueri; Artificium provenit ex segmento crystallini globi, cui retropositum lumen, et lucernarum more ex omni alia parte opacatum, tantum luminis fundit ut Solem orientem crederes, atque adeo ad ducentos pedes in tenebris, minuto quamvis charactere scripta, legenda praebas.
Crystallinae Sphaerae duae; globi sunt trium digitorum in diametro ex rupea crystallo singulari arte in perfectam sphaeram elaboratae; praestant duplicem effectum: primo transfusum solarem radium in punctum colligunt; ibidemque appositam ignis escam, et fomitem è vestigio accendut: objecta verò omnia scenicè catoptrica provectione exhibent; hos item effectus alias lentes praestare, experimento demonstratur; servit et ad caustica horologia concinnanda, quo hora monstrata accenditur ignis magno cum strepitu, et campanella pulsu horam monstrat.
Conclavia gemmata, et peristromatibus adornatissima apparent. Videbis hic Prismata Crystallina plura adeo unita, ut in duobus lateribus secontingant; haec si valvarum foramini imponantur, atque reliqua luminis ostia occlutantur, ecce inobscuro cubiculo solis radius vitra medi ante speculo lenticulari pertransiens, undique muros candidos diversicoloribus peripetasmatis vestitos spectabis. Gemmarum verò apparatum habebis, si lentes diversicoloris vitri ad differentes angulos elaboratos in locum prismatum substituas, tunc et parietes intus & coloribus, et pretiosis lapidibus prorsus verisimilibus exornatos videbis.
Disces hinc qua ratione in speculo plano quascunque inscriptas literas trans lentes in obscurum conclave amico legendas transmittere possis: qua ratione ambulantium in platea publica aut foro species in cubiculum quodlibet trajicere possis; qualiter currentes horologii numeros in alieno loco apparere facias, et infinita alia.
Ultimo loco hic Tubus opticus cum suo pede instructus perfectissimus conservatur. Microscopia, Telescopia, aliaque id generis necessaria hic, utpote in copiosissima officina conservantur, quibus omnis generis experimenta in gratiam curiosorum advenarum exhibentur; sicuti verò hujusmodi instrumenta fratili materiae innituntur, ita iis ruptis fractisque, nova semper ac nova, Authoris ingenium suppeditare solet.

esse vengono proiettate, dopo aver disposto in modo appropriato un tubo dotato di lente ottica, in modo così vivace con i loro colori, da rapire l’ammirazione di tutti, se tu hai acceso il lume di una lanterna contro la candida parete di una camera oscurata o contro un lenzuolo di lino. Tuttavia prima di procedere oltre, a questo punto ho ritenuto di non poter tacere, perché vedo alcuni Rodomonti che si vanno vantando in giro per il mondo e hanno l’impudenza di attribuirsi il merito dell’invenzione di questa lanterna. Sono impostori. Questa è invenzione di Kircher, che già trent’anni fa, e poi nelle due edizioni di Arte magna lucis et umbra, specialmente nell’ultima, fol. 768, ha mostrato in vari modi e descritto abbondantemente l’invenzione; molte se ne attribuiscono anche recentemente nelle loro pubblicazioni altri autori, ma col passar del tempo si è trovato che corrispondevano ad antiche intuizioni di Kircher, da tempo pubblicate.
Lanterna meravigliosa: è uno strumento dal quale il raggio di luce è diretto in modo tale che non solo nelle tenebre, ma anche nella chiarissima luce del giorno, proietta la sua luce, cosicché per l’eccesso di splendore appena lo si può tollerare ad occhio nudo senza danno; l’artificio deriva da un segmento di globo cristallino dietro il quale è posto il lume, da ogni altra parte oscurato, come nelle lucerne: esso effonde tanta luce da indurre a credere che si tratti di sole che sorge e da permettere di leggere al buio fino a duecento piedi di distanza caratteri minuti quanto si voglia.
Due sfere di cristallo: sono globi di cristallo di rocca, del diametro di tre dita, foggiate a forma di sfera perfetta, con arte singolare; hanno un duplice effetto: primo, concentrano, rifratto, in un punto, il raggio solare, e accendono subito l’esca del fuoco postagli accanto, o erba secca; inoltre mostrano ogni cosa sulla scena con trasmissione catoptrica; si dimostra con un esperimento che questi effetti li possono produrre anche altre lenti; servono anche a preparare orologi caustici, per cui, all’ora indicata, con grande fragore si accende un fuoco e una campanella, al tocco, indica l’ora.
Appaiono stanze splendenti e sfarzosamente addobbate con tappeti. Vedrai qui numerosi prismi cristallini uniti in modo tale che si tocchino per due lati; se si pongono questi tra i battenti, e si sbarrano tutti gli altri accessi di luce, permettono di vedere che nella stanza buia un raggio di sole che attraversa i vetri a forma di lenti rivela da ogni parte i candidi muri rivestiti di drappi multicolori. Avrai uno splendore di pietre preziose, se sistemerai lenti di vetro di diverso colore lavorate ad angoli diverse al posto dei prismi, e vedrai anche le pareti interne ornate di colori e pietre preziose in modo da ottenere effetti di verosimiglianza.
Apprenderai da ciò in che modo tu possa far leggere ad un amico in uno specchio piano qualunque scrittura attraverso le lenti in una camera oscura; in che modo tu possa trasferire in qualunque stanza le immagini di persone che passeggiano in una piazza pubblica o in un foro; in qual modo tu possa far apparire i numeri progressivi dell’orologio in un altro luogo, e infiniti altri esperimenti.
Infine si conserva qui un tubo ottico perfettissimo dotato del suo piedistallo, microscopi, telescopi, ed altri strumenti necessari di questo genere si conservano qui come in un laboratorio fornitissimo: con essi si mostrano agli ospiti interessati esperimenti di ogni genere; giacché strumenti di questo genere sono di materia fragile, quando si rompono l’ingegno dell’Autore suole fornirne di sempre nuovi.