Sentendo dunque i lamenti di alcuni contro di me a cagione
che io introducevo gente per casa, e dicendomi tal'uno che ciò
non poteva durare, e che al più sino alla mia morte, dopo la
quale la Galleria sarebbe svanita et per torre tali lamenti
e desideroso di dare gusto a tutti, esibii un modello, in cui si
continuava la scala nobile, e direttamente terminava in Galleria
ove in occasione di accesso i secolari sarebbero stati impediti di
potere girare p. casa con chiudersi il cancello posto nel principio
di detta Galleria, e dissi essere tale modello approvato da molti
periti e soggetti del collegio, con cui mi pareva potessi ottenere
l'intento desiderato, e ne riferij lo scandaglio fatto della spesa
di circa scudi duecento. Vedutosi tal modello fu risposto, che non
era a bastanza escluso il forastiere dalla casa, e poi so' che
si è udito dirsi non darebbe fastidio la spesa, purchè si proponesse
altro disegno, con cui fossero affatto esclusi dal collegio i secolari.
Dopo questa dichiarazione, inerendo al desiderio che havevo
di dare gusto, ho esibiti due altri disegni, con i quali resta
impedito ogni accesso al domestico di casa, e possono essere intro-
dotti gli esterni nella Galleria, i quali sono stati parimenti
approvati dal S.r Cipriani e altri soggetti. Non potendosi opporre
eccezione a detti disegni, ho saputo essersi concluso che non si po
tevano porre in opera per mancanza di denaro. Se questa
opposizione sia sussistente non tocca a me l'esaminarla; mi
pare però che non sia coerente alla dichiarazione fatta
cioè che non havrebbe ritardato tale lavoro la spesa, bisognevole
per esso; quando si fosse proposto disegno, con cui si escludesse
l'accesso in casa del secolare.
Comunque sia prego V. P.tà di due grazie, l'una è l'assi-
curare chiunque contradice, che io non domando che si faccia
tale spesa; ma solamente ho proposto il modo, che si potrebbe
tenere per dar gusto a chi si lamentava non so' con quale
ragione, mentre il mostrare la Galleria non è stata cosa da me
introdotta ma praticata molto prima che tutti i soggetti quali vivono
ora in Collegio fossero ammessi nella Compagnia, e approvata dopo
il P. Nikel da quattro Prepositi Generali, e quanti superiori im-
mediati sono stati in tutto questo tempo nel Collegio Romano, che del
resto se non si giudica, e V. P.tà commandarà[1] che si desista, prego
V. P. (ed è la seconda grazia che chiedo) a volersi degnare di signi-
ficarmelo, perche io sono pronto a dare la negativa a chiunque
me ne farà l'instanza, anzi a portare le chiavi a V. P. acciocche
ne disponga nel modo che stimerà più opportuno, non havendoci io
interesse alcuno se non che ne risulti credito alla Università del
Collegio, e sarò contento che ognuno si gradisca il desiderio che ho
procurato havere, acciocche ogn'uno goda quel poco, che ho procurato
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- ↑ APUG 895, c. 99v, line 13: comandarà.