Page:Indice Pallavicino 1656-1657.djvu/32

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n. 2. è mandato Presidente al Concilio di Vicenza in condizione di Cardinale; l. 4. c. 6. n. 2.
Giambattista Bernardi Vescovo d'Aiazzo discorre sopra la Residenza in contrario di ciòche gli appone il Soave; lib. 16. cap. 4. n. 8.
Giambattista Castagna Arcivescovo di Rossano risveglia inavvedutamente in Concilio la controversia sopra la Residenza; l. 17. c. 1. n. 3. voto che reca intorno alla concessione del Calice; l. 18. c. 4. n. 7. è preposto a formar i decreti della Disciplina; l. 18. c. 11. n. 15. discorre contra il decreto de' Clandestini; l. 22. c. 4. n. 10.
Giambattista Castelli Bolognese Promotor del Concilio è applicato con altri al disegno della Riformazione; l. 18. c. 11. n. 15. va col primo Legato in Ispruch; lib. 20. cap. 13. n. 3.
Giambattista Cicala Vescovo d'Albenga passa da Bologna a Roma per la causa della Traslazione; l. 10. c. 15. n. 2. è promosso alla porpora da Giulio Terzo; l. 13. c. 1. n. 9. disegno in Pio Quarto di mandarlo per Legato al Concilio; l. 16. c. 8. n. 13.
Giambattista Consiglieri Presidente della Camera Apostolica è creato Cardinale da Paolo Quarto; l. 14. c. 1. n. 6. muore nella prossima Sede vacante; l. 14. c. 10. n. 2.
Giambattista Osio Vescovo di Rieti porta un celebre voto contra la concessione del Calice; l. 18. c. 4. n. 6. muore nella prossima Sede vacante; l. 14. c. 10. n. 2.
Giambattista del Monte Nipote di Giulio Terzo comanda nell'esercito contro a' Farnesi; l. 11. c. 16. n. 11. muore in battaglia; l. 13. c. 2. n. 3.
Giambattista Vittorij famigliare del Cardinal di Loreno porta l'annunzio al Pontefice d'una Session celebrata; l. 24. c. 2. n. 1.
Giammaria del Monte Vescovo di Pelestrina e Cardinal Legato al Concilio di Trento; l. 5. c. 8. n. 1. malignità del Soave intorno a questa sua elezione; ivi. n. 2. chiede licenza di partirsi, ma non l'ottiene; l. 6. c. 13. n. 5. ha gravi dispiaceri col Cardinal Madruccio; l. 7. c. 4. n. 8. e 9. e l. 8. c. 7. n. 10. e segu. parla al Convento intorno alla Residenza; l. 7. c. 6. n. 8. rimane unico Presidente in Concilio; e quai sensi abbia nel dover prorogare la Sessione sesta; l. 8. c. 7. n. 2. sua discordanza col Cardinal Pacecco sopra di ciò, e sopra il trattar di trasferimento; ivi. n. 7. 8. e 9. discorre in varie Adunanze intorno al decreto della Riformazione; l. 9. c. 1. n. 5. e segu. suoi sentimenti sopra il Concilio di Bologna, e sopra le richieste di Carlo Quinto; l. 10. c. 6. n. 9. c. 7. n. 9. e segu. c. 9. n. 1. e 2. l. 11. c. 2. n. 4. 5. e 17. risponde a' Protesti de' Fiscali Cesarei; e falsità del Soave; l. 10. c. 11. n. 1. 4. e 5. aggravij che riceve da Ferrante Gonzaga; l. 10. c. 17. n. 3. suo parere che 'l Sinodo si trasferisca in Roma; l. 11. c. 1. n. 2. Legazione a lui data della Città di Bologna; l. 11. c. 2. n. 2. concetti di esso intorno alla sospensione; l. 11. c. 5. n. 1. sua elezione in Pontefice; l. 11. c. 6. vedi Giulio Terzo.
Giammatteo Giberti Vescovo di Verona è aggiunto per compagno al Cardinal Polo nella sua Legazion d'Inghilterra; l. 4. c. 4. n. 5. tratta col Re di Francia in Esdino sopra la pace con Cesare; ivi. n. 8. e 9. è deputato al Colloquio di Vormazia; ma senza successo; e perché; l. 4. c. 11. n. 9.
Giammichele Saraceni Arcivescovo di Matera quai rimedij giudicasse opportuni alla residenza de' Vescovi; l. 7. c. 6. n. 2. voto assai dotto ch' egli reca nella materia della Giustificazione; l. 8. c. 4. n. 7. 8. e 9. encomij della sua persona scritti da' Legati al Pontefice; l. 8. c. 6. n. 4. riprensione fattagli dal Cardinale di Giaen perché aderisce al trasferimento del Sinodo; l. 8. c. 7. n. 6. e 7. nuovi concetti di esso intorno a questo suggetto coll' occasion del contagio; l. 9. c. 15. n. 5. andata di lui a Roma per difender la causa della traslazione seguita; l. 10. c. 15. n. 2. sua promozione al Cardinalato; l. 13. c. 1. n. 9.
Giampietro Caraffa Arcivescovo di Chieti è chiamato in Roma da Adriano Sesto a fin di riformar quella Corte; l. 2. c. 4. n. 1. concetti di lui intorno alla riformazion universale riferiti dal Soave; l. 4. c. 5. n. 4. suo innalzamento maraviglioso al Pontificato; vedi Paolo Quarto .
Giandomenico de Cupis Decano del sacro Collegio è fatto Legato di Roma in assenza di Giulio Terzo; lib. 13. c. 1. n. 6. e cap. 6. n. 2.
Gianfrancesco Commendone e sue qualità; l. 13. c. 7. n. 3. segreta messione di lui alla Reina Maria d'Inghilterra; ivi. e segu. sua Nunziatura in Germania per l'ultimo adunamento del Sinodo; e ciòche trattasse con Cesare; l. 15. c. 2. n. 1. fin al 9. andata di esso e del Nunzio Delfino ad una Dieta de' Protestanti in Naumburgh, e con qual evento; ivi. n. 9. e 10. e c. 3. per tutto. suoi negoziati coll'Elettore di Brandeburgh con alcune Città franche, e con altri Principi Eretici e Cattolici nella Germania inferiore; l. 15. c. 4. n. 2. e segu. c. 5. per tutto. e c. 7. n. 3. e segu. ordini venutigli d'andare al Re di Dania, ma senza effetto; l. 15. c. 6. n. 1. e c. 8. n. 2. suoi consigli per sopprimer la rea dottrina del Baio e dell' Hessel; l. 15. c. 7. n. 6. fin a' 13. deputazione di lui al Re di Svezia; dal quale ottiene il salvocondotto; e come gli sia impedito il colloquio; l. 15. c. 8. n. 2. e segu. trattati di esso con altri Principi; e ritorno a Roma; ivi. n. 8. e 9. andata sua all'Imperadore in Ispruch; l. 20. c. 1. n. 1. e 2. c. 3. n. 7. relazione che scrive al Cardinal Borromeo introno a' sensi di Cesare e de' Tedeschi; l. 20. c. 4. n. 2. e 3. sua Nunziatura