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zione ad ispirare il gusto dello studio, a eccitare il fuoco dell’emulazione, per istornare gli scolari da quell’ozio indolente ch’è l’ordinata sorgente del libertinaggio. Quindi quella sorveglianza attiva […] quella giusta severità che interdice la lettura di libri osceni, punisce la frequenza degli spettacoli licenziosi, scioglie le amicizie pericolose o sospette, scaccia inesorabilmente da’ colleggi i soggetti incorreggibili &. Quindi quella cura nel raccomandare la modestia e la decenza nel portamento; la moderazione e l’onestà nelle dispute scolastiche, la debolezza e la pulitezza nel discorso, quella carità attiva e paziente, che si adatta ai caratteri e alle circostanze, adopera gli avvisi privati, e le esortazioni pubbliche, mette in gioco alternatamente il sentimento dell’onore, del timore, dell’amicizia, per vincere e riformare le inclinazioni disordinate &. Quell’usanza d’esiggere [sic] ogni mese il biglietto della confessione & quindi que’ ritiri consacrati alla pietà […] agli occhi della gioventù la dolcezza della pietà, le delizie della patria celeste, per ricondurre al bene coll’attrattiva delle ricompense […]&&

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4. Fa d’uopo che l’Istitutore possegga quel talento di persuasione che ispira l’amore della virtù, col dipingerla sotto amabili lineamenti, che fa piegare al giogo del dovere i cuori ribelli, e i caratteri fieri con un misto di fermezza, di dolcezza, e di autorità, che vince tutti gli ostacoli alla rif. De’ cost.i con adresse del pari e costanza. Così i Gesuiti. L’autorità che esercitavano sulla gioventù non era né fiera, né sdegnosa; evitavano con ogni cura que’ modi pedanteschi, che eccitano il disprezzo, e l’insubordinazione. […]avevano maniere oneste ed affabili; guadagnavano il cuore de’ giovani colla pulitezza de’ discorsi, colla soavità del carattere, colle espansioni di una tenerezza paterna. La riputazione della loro Compagnia la fama onde godevano in tutta la città & davano loro un credito efficace nello spirito degli allievi & I fatti non sono necessari a provarlo &

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Ecco una tenera scena che prova fino a qual segno i Gesuiti sapeano impadronirsi della confidenza & uno degli autori de la Reponde aux Assertionns – spettacolo commovente nel Collegio di Luigi il Grande nella >devisione< degli allievi da’ Maestri Gesuiti.

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Federico Re di Prussia, volle conservare come si è detto i Gesuiti ne’ suoi Stati &


così scrivea egli a Voltaire: “Pour moi, j’auvrois tort de me plaindre de Ganganelli; il me laisse mes chers Gesuites que l’on persecute par tout; j’en conserverai la precieuse graine, pour en fournir a’ ceux qui soudraient coltiver cette plante si rare”. ______ Scrittori in belle Lettere famosi

Perpignano- Cossart- Bouhours- Vavasseur – Rapin – La Rue - Jouvency – Commire – Frison – Vanière – Le Fèure – Folard – Porèe – Brunnox – […] Sarbievio – Benci – Nocetti – Ferrari – Ganadon – Baudrox – Buttier – La Sante – Andrè Desbillons &&&&&&& ____ Filosofi

Esparza- Arriaga- Fonseca- Perez- Scheiner- Kirker- Fabri- Cabeo- Casati- Lana- Lieutand […]

Oratori

Delingendes – Texier – La Colombiére – Bourdalone […]Trento - Rossi – Tornielli – Granelli – Vnisi – Venini – Pellegrini – Masotti – Sanseverino – Nicolai- Bassani - […]