Memorie domestiche scritte in Roma nel mese di marzo 1871.
Primachè la memoria delle cose, che ne' mesi passati sono accadute, si cancelli o si confonda, penso di farne qui un breve racconto, che potrà servire a suo tempo per la storia domestica del Collegio Romano, e che di qui a molti anni potrà esser letto con piacere da quelli che verranno dopo noi. Duolmi di non averlo cominciato più presto; perché certamente un diario, che riferisse i quotidiani anedotti aneddoti come suol dirsi, riuscirebbe un'immagine molto più fedele dei giorni che corrono: ma questo al presente non mi è più possibile per quella parte, che è già passata; e solo potrò cominciare a farlo, quando avrò condotto il racconto a quel punto, in cui ora ci troviamo.
Tutto l'anno 1870 fu memorabile per grandi e variatissimi avvenimenti: ma la prima metà di esso fu incredibilmente diversa dalla seconda. Fino al mese di luglio tutti gli occhi erano rivolti al grande Concilio Vaticano; e siccome passeggiando per Roma s'incontravano per tutto Vescovi di ogni nazione e forestieri
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