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si teneva pronto per andarci quando lo venissero a prendere. Ammirai la sua pace e regolarità; e ben sicuro che nessuno lo verrebbe a prendere quella mattina, lasciai che se ne andasse col suo mantello e cappello alla biblioteca ad attendere ivi fra i libri la chiamata. Poco dopo le dieci venne uno a recarmi la notizia che i pontificii avevano alzato la bandiera bianca; e di fatti il cannoneggiare era cessato. A quella nuova il buon p. Antonio Angelini [1], che era presente, impallidì e guar dandomi stupefatto disse: Ma come! non entrano...! Io risposi: Padre mio, purtroppo entrano; e senza più mi mossi per recare la nuova al P. Provinciale. Nel passare davanti alla stanza del p. Ministro [2], mi affacciai sulla porta, e vedendo ivi raccolti tre ο quattro insieme attorno al p. Ministro, dissi : I Pontificii hanno alzato la bandiera bianca ; e senza dir altro, andai via maravigliato di vedere che restarono in un certo atto di stupore, che non saprei bene dire quale; e lo intesi solo dopo, quando seppi che stavano allora leggendo una profezia e commentandola tra se conchiudevano appunto allora, che Roma non sarebbe presa.

Lascio stare tutto ciò che appartiene alla storia publica, come fu patteggiata la resa, e come, mentre si patteggiava, una parte dell'esercito italiano ο secondo ο contro i patti entrò nella città, disarmò e fece prigionieri i soldati del Papa, occupò le loro caserme, fece ο

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