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l'affare in lungo; primo il bisogno di chiedere ed ottenere la facoltà di creare quel debito, il quale peraltro era affatto inutile, anzi una spesa gittata al vento, a giudizio di tutti quelli che non volevano ammettere l'esistenza del pericolo; e per questo motivo si stimò bene di limitare la cifra del debito a cinquanta mila lire, per non incontrare dei ritardi e delle difficoltà intorno all'approvazione: secondo il tempo necessario a trovare chi volesse ad eque condizioni somministrare quella somma, nel che si ebbe a trattare con varii, e a spendere parecchi giorni: final mente fu d'uopo chiarire le difficoltà insorte intorno alla libertà del fondo, sul quale apparentemente gravavano altre ipoteche fondate generalmente sui beni di casa Sala. L'istrumento fu rogato il dì 13. settembre; sicché oggi appunto, che è il 13. marzo, scade il primo semestre di quel debito ed importa l'interesse di mille dugento cinquanta lire.

Ma tornando ai primi giorni di settembre, quando le truppe italiane non avevano ancora valicato i confini, né si sapeva se li valicherebbero, varie cose si deliberavano in casa. L'una era se fossero da mandare gli scolastici in villa; e quanto a questo fu deciso che sì, perché non sarebbe difficile di richiamarli in caso di pericolo; ed era sempre certo per molti che