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Molto Ill.re signor Nipote, Ho riceuto la condoglienza, che è piaciuto à V.S. di mandarmi per la morte di mio fratello. L'ho accetta volentieri in segno dell'amore, che V.S. porta alla casa nostra. Quanto poi à quello, che V.S. soggiogne della poca amorevolezza delli miei nipoti con la casa sua, confesso, che mi dispiace grandemente, perche essendo le persone di casa Cervini molto poche, et le nostre di casa Bellarmini ancora poche, si deve desiderare, che siano unitissimi. Non si può negare, che non ci sia in questo tempo poca unione, ma trovar la causa è difficile. Dice V.S. che li miei nipoti non sono venuti à visitare la signora consorte sua impagliolata essi dicano, che quando si faceva l'essequie del marito della mia sorella, la moglie di V.S. comparve ancora lei alla chiesa, ma che non fu possibile farla entrare in casa nostra con l'altre parenti à desinare: et di qui si raccolse, che avesse comandamento di V.S. di non vi entrare. Consideri V.S. se sia tolerabile, che la figlio la non possa entrare in casa del padre, e della madre. Io mio nipote Nicolò essortato da me di stare unitissimo con il signor Marcello: mi rispose, che non poteva farlo, essendo offeso da lui. Chi habbia ragione, io non lo so. Intendo, che quelli di casa sua si lamentano della piccola dote, che ha haute V.S. trovandone molto maggiore. A' questo io dico, che quando si hebbe da maritare la sig.ra Maria, mia nipote, il primo, che la domandò, fu in signor Francesco Cervini per mezzo del signor Alessandro, suo fratello, et parlandosi della dote, io dissi, che non volevo dare, se non tre milia scudi. Esso disse, che voleva cinque millia. Io risposi, che cercasse altra moglie piu ricca. Quando poi il Padre di V.S. domandò la medesima, porse foglio bianco. Io dissi il medesimo, ciò è che non volevo passare tre milia scudi. Allora tornò il sig. Alessandro, et diede ancor'esso foglio bianco, et che si contentava di tre milia scudi. Io gli dissi, che era stato prevenuto, et stracciai il suo foglio. Fu poi sparsa voce, che io havesse promesso al signor Marcello cinquecento scudi di entrata
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