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cose, e che desiderava che lei venisse qua, e che mi spinse a scrivergli, che se voleva venire, sarebbe ben venuta. E de his hactenus.
Farò rimettere a mad.a Camilla 30 scudi per via di Siena, i quali avevo da dargli questo Natale, sebbene io pensava, che dovessero servire a ciò li spendesse di giorno in giorno per le spese quotidiane. Vado pur pensando, che sarebbe bene questo Natale pagargli i debiti, cioè quelle 430 piastre, per le quali pagano i censi, e questo per fargli questo poco di bene, prima che moriamo. Ma penso fare questo patto, che questi denari si mettine in capitale per lei assegnando cosa equivalente ne beni stabili di ms. Bartoletto, e di più che dopo la morte sua sia obbligata lasciare la metà del suo a voi, o ai vostri figlioli, che così verrebbe a lasciare al marito quello, che lui desidera, e anche mostrare l'amore che deve al fratello, e nipoti. Credo, che la sua dote non sia più di 500 scudi, e così verrà ad esser circa la metà del suo, quando avrà queste 430 piastre. Avrà caro sapere di questo il vostro parere. Con questo mi raccomando. Di Roma li 21 di settembre 1601.
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Ext.: Ai molto Ill.re Sig.r Fratello il Sig.r Tomasso Bellarmini.