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facciata del ditto Palazzo, ha una piazza dove vendono molte cose, e la guardia in quella piazza notte e giorno, e questa piazza ha diverse porte a capo di ciascheduna strada, e la notte si serrano tutte quelle porte della detta Piazza, mi metteva il mio Padre in quello Palazzo e buttò giù la maggior parte di quel Palazzo, e lo fabricò di novo come lui voleva ec. Sono stato là da cinque anni incirca con la mia Madre e dopo il mio Padre mi consegnò alli Maestri che mi insegnassero le lettere e le cose della fede di Mahometto[1]; però con molte altre fanciolle, acciò che io non pigliassi malinconia, dopo molte anni, imparai l’alcorano, et altre cose della loro fede, però ecco una cosa maravigliosa: in quel tempo, che io imparavo l’alcorano,
- ↑ La separazione del bambino con la sua madre in un palazzo distinto del palazzo regale, per vivere e formarsi, segnalava che questo sarebbe diventato l'erede del regno. Cfr. Visceglia, Ma. A., Riti di Corte e simboli della regalità, Roma, Salerno Editrice 2009, 70-71.