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f. 51v


di Basicò, per mezo della quale ricevei molto lume, per che m’insegnava la perfetione della vita Christiana, la vita che fecero i santi, e le loro virtù e vedendo all’hora la sua carità verso di me, e dall’altra parte conobbi le sue virtù, facevo con lei più volte conferenze spirituali. E quando poi hebbi l’avviso della Beatissima Vergine, e del Signore per la cosa del viaggio che ho da fare verso il Mogor, ricontai all’hora tutto il fatto a questa Serva di Dio Francesca Rossi, ella notava l’anno e il mese nel quale hebbi tal’avviso: (credo che Dio permetteva all’hora che io le dicessi, come anche fu ella sperata (=ispirata) da Dio di notarlo, acciò che possa io servirmene adesso mentre sono trascurato di farlo io all’hora per mia ignoranza).

Dico dunque quando mi sono ricordato d’haver detto questo fatto a lei le scrissi per ordine del medesimo mio Superiore, acciò che mi facesse sapere come sono da lei notate. Habbiamo avuto la sua risposta alli 28 ottobre 1662 nella quale scrisse che la prima volta, cioè della Madonna Santissima, fu alli 14 di febbraio 1658, e l’altra del Signore nel Santissimo Sacramento, disse, che io le ricontai alli 4 di marzo 1658, si che hebbi tal gratia pochi giorni prima, come ho scritto nel principio, che fu il secondo giorno di carnavale, e poi ricontai il caso a questa serva di Dio alli 4 di Marzo[1].

  1. La lettera di Francesca Maria Rossi si può leggere in APUG 1060-I, ff. 356r-357v.