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f. 303r


Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Non creda V. R. che io mi sia mai dimenticato dell'istanze fatermi da lei l'Autunno passato. Ma le righe all'hora de vacante de renderci e poi di varie nuove occorenze non mi hanno leviato nesun tempo pleno. Subbito giusto in questa Casa di Orta, anzi ancora ne puchi giorni di dimora in anchino pensai di soddisfare alla promessa mà ne pure mi è riuscito. Il punto è che dopo d'havere scitto il foglio acchio nel rileggerlo non mi è piaciuto niente. Le poche cose seritte non sono messe in buon lume, sono p.
Or V. R. si compiaccia di trovare di mutare, d'aggiustare come giudica, ne habbia riguardo nesuno. In caso che volesse un'alestratione semplice, e brevimente senza racconto di nerunna cosa, me l'avenni, che la farò volentieri e per tanto che devo à V. R., e per il molto che spero dell'intercession del santo Servo di Dio.

Mi voglio prendere confindenza d'accenarle cio che V. R. forse saprà; che alcuni de nostri hanno parlato poco bene del sudetto Servo di Dio P. Baldassare. Primo intorno all'esser egli Figliuolo del Rè di Fessa, per mezzo in dubbio dal Gran Duca Ferdinando forse per le prime relationi de Monsignor al'hora Casanatta Inquisitore in Malta[1]. Ma questo punto

  1. Girolamo Casanate fù inquisitore di Malta tra il 1658 e il 1663.