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veduto in quel miserabile, nel quale per molti anni vevevo; non posso poi così facilmente spiegare quante carezze m'hà fatto provedendomi anche con una buona elimosina per far viaggio. In Genova hò trovato una lettera del nostro Padre con ordine suo che dovessi andar dalla Signora Principessa Doria, che trovandosi in Garbagna feudo suo e sapendo che dovessi venir verso Genova, scrisse al nostro Padre per ottenir la sopra detta gratia. La detta Signora mi diede un servitore e vasallo suo, il quale per esser stato in Francia, Spagna e Portogallo sa bene tutte queste lingue ad effetto di venir ad accompagnarmi sin à Portogallo, ò se sarà di bisogno sin all'Indie, havendolo provisto ella di danaro per far spesa del viaggio, cioè à dire mi diede una poliza per preder in Madrid cento pezze d'otto reali; questo huomo mi è riuscito di sollevo grande per il viaggio: rendo gratie al Signore che hà cura di me in tutto e per tutto. Sappia V. R. che questo amoroso Signore mi confunde spesso con le sue gratie; è cosa maravigliosa 4 volte in questo viaggio mi è succeduto tal caso che una volta diedi a certi poveri Religiosi un scudo per elimosina, e subito dato, dissi al P. Santucci che dovessi haver sicurissimamente dal Signore Dio cento scudi per haver dato per amor suo uno, et ecco il giorno seguente m'arrivò una lettera da una persona