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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Per non scordarmi d'una maraviglia suceduta hoggi, per la quale ogn'uno può conoscere la gran pietà e misericordia del Signore, hò voluto prender questo di notar questa sera dopo l'essame il fatto con le sue ciconstanze à magio gloria del Signore mentre à me conviene dar notitia à V. R. di quanto dio opera per mezzo d'un suo debole instromento, essendo Ella è stata è et sarà sempre guida dell'anima mia. Dico dunque che hieri hò veduto in me visibilmente prodigii della divina bontà quando stavo predicando in Chiesa nostra nel solito polpito contro i mahomettani quali sono stati di grandissimo numero. Padre mio certamente non sono io quello che parlavo mà Dio per me mentre mi pareva d'esser fuori di me, come un Leone, cercando la sua preda per la qualcosa i christiani tanti sacerdoti, Religiosi e secolari formatamente piangevano di tenerezza et i mahomettani stavano pure attoniti e confusi e parte serrarono l'oriecchie per non sentir quello che dicevo contro mahometto; finita poi tal predica, che fù di un'hora e mezza in circa incominciai essaminar li schiavi uno per uno per saper quanti sono stati mossi per tal predica, trovai che furono dieci sette i quali publicamente dissero esser risolutissimi d'abbandonar la loro finta setta per abbracciar la verità christiana, nel tempo poi di tal predica si trovò presente un ostinato sacerdote mahomettano famosisimo in questa città per esser stato molti anni ministro de Lucifero, cercando con ogni diligenza di pervertir tutti quelli che erano risoluti di farsi christiani, il qual sacerdote udendo quanto dicevo contro il suo finto profeta s'alzo in piede nel mezzo dell'udienza, et incominciò gridare come un spirito serrando l'orecchie e facendo atti della sua fede con tante riverenza à mahometto al quale postrava grandissimo affetto. E per far vedere al mondo qualche cosa d'esso, lasciò la sua Patria con tutta la

[Margine] Al P. Domenico Brunacci