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farlo andare anche lui in Galera. In questa settimana poi mi mandarono i Signori del magistrato delle Galere un viglietto per andar alla darsena dove sono molti schiavi ammalati, e fra essi hò trovato questo sacerdote, del quale stò parlando, mà convalescente e subito mi saltò in capo quel zelo dell'honor di Dio, incominciando mostrargli quanto fosse ingannato nella setta mahomettana, e come è vera la nostra Santa Fede christiana. All'hora Iddio per sua pietà illuminò la sua gran cecità mentre alla presenza di tanti suoi divoti e discepoli confessò che la vera Fede è quella di Christo crocifisso, al quale per l'avvenire vuole servire. Credo che levarò questo tale dalla Galera, mentre spero che darà gran profitto nella salute di molti tanto con l'essempio come per il suo sapere. Sucessero molti altri casi in questi giorni passati delli quali non posso dar notitia per la gran scarsezza di tempo. Domenica passata si battezzarono 4 e stò preparando poi il battesimo di molti altri. Il numero di tutti credo che habbiamo passato ducento e cinquanta. Sia il tutto perhonore e glora di Dio. Ho havuro una lettera dal P. Assitente di Portogallo per la quale mi hà fatto sapere che sicurissimamente andarò da Portogallo verso Goa non in questo marzo, ma nell'altro del 1667. Dominus regit me et nihil mihi derit.
Mando à V. R. la richiusa lettera della Signora Margarita Ricci, la quale mi scrisse che per sua divotione hà voluto far e lavorar con le sue mani una pianeta per me e già finita vorebbe come mi la faccia capitar sicuramente? alla quale risposi che ma mandi à Vostra Reverenza accio che con la prima occasione di navicelle per Genova mi la mandarà. Io molti mesi sono hò havuto una licenza Generale del nostro Padre di poter ricever le cose che mi siano donate e provedermi delle cose necessarie in torno il mio viaggio del Mogor, dove spero di manifestar il Santissimo Nome di Giesù Christo, cenrtificandolo con il mio proprio Sangue e per tanto supplico V. R. aiutarmi con le sue sante preghiere, particolarmente nel feliccissimo giorno per me della Festa del Santo Padre, nel quale ricevei la gratia di Dio con che la riverisco di cuore come anche faccio verso tutti cotesti Padri e Fratelli, raccomandadomi alle Sante orationi. Genova 25 di Luglio 1665.
Di V. R.
Humilissimo et in Xto figlio
Baldassare Loyola Mandes