P. C.
Ho ricevuto questa sera la gratissima di V. R. per la quale m'hà fatto sapere che già fù ricevuto il denaro dal Signor Recevidore. La ringratio infinitamente di tanta carità che giornalmente facci meco, prego il Signore che la rimuneri con celesti doni secondo il suo desiderio. Circa poi la cosa di quel schiavo di Livorno fin hora non hò fatto ancora nulla parte per la gran occupatione che hò per le mani in servitio e profitto di questi schiavi presenti e parte stò consinderando qualche via sicura, la quale non trovo altra migliore di quella di Madama di Parma, tuttavia non sono risoluto ancora di farla, però sò molto bene che il Signore m'illuminerà bene circa quello che si deve fare quanto prima. Rendo infinite gratie al P. Sesti che per sua carità andava cercando la liberatione di questo povero huomo e non lasciarò di raccomandar spesse volte quell'anima novamente passata all'altra vita, della quale V. R. m'ha scritto. Il caso dell'altro che si hà da battezzare sotto conditione non ancora hò potuto parlar con il P. Inquisitore, perche sono andato da lui una volta, ma non lo trovai, peròn in quest'altra settimana robbarò un poco di tempo per ritornar da lui. Non sà se un tempo fà scrissi à V. R: ò al P. Domenio Ottolini in una lettera di un certo schiavo che faceva alcune cose diaboliche procurando di farmi diventar muto alla presenza di tanti altri schiavi che vennero con esso lui à veder tal maraviglia, mà il povero huomo restò svergognato mentre hò parlato e predicato la fede di Dio all'ahora più che mai e lui non potìa proferir una sola parola. Finalmente il caso di tal huomo è questo che stava frà questi Turchi come un'oracolo per esser molto intendente della setta mahomettana, nella quale era sacerdote. E per la sua gran superbia diede ordine à tutti li schiavi di Genova che nessuno mai quando incontrasse con lui nella strada potesse passare dalla parte destra per dove lui caminava, perche dicendo tutti sono indegni di passar dalla parte destra d'uno che tiene à mente l'Alcorano, e le dottrine di Mahometto, mà che? Dio gastigò la sua superbia con
