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e viver in essa così da povero religioso della Compagnia di Giesù e non solamente son contento per haver fatto questo, ma prego il Signore che si degni di farmi haver questa gratia di lasciar anco la mia vita per amore suo in servitio dell'evangelica verità mentre altro non mi resta da lasicare che essa. Quanti huomini generosi hanno sparso il loro sangue per amor di Dio, et adesso godono il premio da loto tormenti tanto in Cielo come in terra per essere dichiarati dalla Santa Chiesa martiri per amor di Christo. Quante vergini donzelle di tenera età hanno soportato tormenti di fuoco, et altre cose simili, et hanno eletto piutosto questo che l'essere principezze ò Regine per amore della Santa Fede, et a V. R. non basterà l'animo d'abbandonar le finte speranze del mondo per haver quel Dio nel quale si trova il tutto, e che può provederla di quanto haverà bisogno frà la Christianitá mentre egli con la sua omnipotenza e Divina providenza mantiene gl'ucelli per aria, et i pesci nel profondo mare. Animo grande, Signor mio, facci veder al mondo il valor della sua generosità reggia con volversi e mettersi in viaggio prudentemente senza dar cognitione del fatto a nessuno. E per questo haverà quanto desidera dell'onore e commodità appresso Iddio e gli huomini. Stò aspettando con gran desiderio La sua risposta come spero con qualche buona nuova circa il bene per la sua anima e se si degnerà di farmela La mandi a Tabarca[1] per Genova con la soprascritta all'Eccelentissimo Giovanni Stefano Lonchino, che sigillò questa con il suo proprio sigillo per non esser mai da nessuno conosciuta da mia parte scritta. Per fine prego l'Omnipotente Dio e la Santissima Vergine che si degnino d'indrizzar V. R. per modo sicurissimo della sua eterna Salute.
Di V. R.
Genova li 28 Aprile 1665

Affettosissimo in Domino

P. Baldassare Loyola Mandes della Compagnia di Giesù

il quale nacque in terra per il regno di Fés ma eletto da Dio per il Celeste.

  1. Questo territorio conservaba un legame particolare con Genova perché era stata ceduta alla famiglia Lomellini per il riscatto di un corsaro. Cfr. Filesi, T., «Un principe tunisino tra Islam e Cristianesimo».