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un servitore moro, egli così debole come era tanto l'accarezzò, tanto l'essortò per più tre quarti d'hora, che i circonstanti tutti ne piangevano per tenerezza, et il moro restò ben disposto per la fede dicendo che si farebbe Christiano. L'interro poi fù fatto con ogni maggior solennità. Vi concorsero tutte le religioni, la prima nobiltà, et il popolo in gran numero fù cantato in musica l'offertorio e finalmente con pianto di tutti fu riposto in particular sepoltura sotto l'altar Maggiore vicino al P. Nieremberg. La settimana che viene se gli faranno in questa medessima Chiesa[1] las honras, ò essequie, con , e concorso di tutta la Corte (havendone di ciò fatto istanza i primi perssonaggi di Madrid), di religioni. Con publico Panegirico da sua vita, che si recitarà dal P. Sques[2] predicatore celeberrimo, et il tutto sarà con tanta solennità, et honore, come si farebbe ad un rè. Sicure lodatto Iddio. Noi dua partiremo tra pochi giorni per Lisbona in compagnia di 20 soldati per sicurezza essendo queste strade piene di picari e di ladroni; et al marzo seguente scioglieremo per l'Indie, non quanti credo che il P. Baldassare ci favorirà dal Cielo con le su Grati per coltivare e raccorre frutto copioso da questo immenso capo, che era l'unica meta de suoi Apostolici desiderii. Quanto al male che'ha patito il Padre, è stato maligno et incurabile, è contratto per i gran calori un'infiamatione interna di stomaco, e di tute le viscere, e fatto qualche postema, come si vide dopo la morte dalla gran robba che mandò per bocca, e di onde nasceva una sete insoffribile, che gli secò le labbra e la lingua

  1. La chiesa del «Colegio Imperial de Madrid».
  2. Il P. Pedro Francisco Esquex SJ, autore del Sermón funebre historial en las exequias que se celebraron en el Colegio Imperial de la Compañía de Iesus, al Venerable P. Baltasar de Loyola Mandèz, Principe que fue de Fez, Madrid, Bernardo de Villa-Diego 1667.