Alle 15.30 si piega verso il Nord. Il tempo varia spesso. Quando il cielo è chiaro si va a velocità, ma quando è foschia si va molto lentamente perché si incontrano ghiacci. Da questo momento siamo immersi nella tormenta e la visibilità si riduce a qualche decina di metri, ma in pochi minuti torniamo ad essere investiti dal Sole e vedere di nuovo il mare chiaro.
Alle 17 siamo avanti all'Isola d'Amsterdam [1], avanti a noi si vede la banchisa, ma sembra spezzata. Prendiamo a Nord Est fino alle isole Vogelsang[2], Fuol[3], Cloven Cliff [4], e isole norvegesi. [5]
A un certo punto si presenta una barriera di ghiacci. Ma anche questa apre un passaggio. Al di la, avanti a noi sempre nuovi banchi di ghiaccio.
Alle 19 la nave si ferma e in poco tempo vira di bordo e prende marcia verso Sud.
Sappiamo poi che il pilota norvegese e il cacciatore che abbiamo preso a bordo hanno dichiarato che sarebbe possibile giungere al più fino alla punta di Jermack [6] ma con rischio di essere chiusi dai ghiacci. In ogni modo non è possibile giungere fino alla Punta Welcome [7] dove almeno si vorrebbe giungere. In queste condizioni è imprudente proseguire, specialmente non avendo carbone.