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fedel servo sarò di Thaicosama
Rè. agradisco il tuo affetto, hor già si copra
Aug. son pur grandi i favori, ché hoggi da te ricevo Regge potente e invitto.
Rè. non fò quanto dovrei, ò là portate da seder al mio primo.
Aug. Questo di più Signore A' tal grandezza un servo vostro primo sarò, ch'il basso loco tenei sempre alla corte?
Rè. sì sì, la ricompenza devesi homai alle fatiche vostre all'honorate imprese, et al valore che novello Alessandro hoggi hai mostrato; mà ciò che insin'à hor t'hò dato, voglio, non sii premio delle tue fatiche, voglio ben, che tu stesso chiedi ciò che t'aggrada.
Aug. Signor donasti assai sì che à pena mi resta altro che chieder possa mà spinto pur al fin dal vostro petto che nobili pensieri, e generosi racchiude, ardisco pur chiederli un dono farsi, farsi il maggiore e farsi il più gradito di quanto honor, di quanta gloria mai vi degnasti honorar la mia persona.
Rè chiedi

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