L’ungersi ogni giorno la regione del cuore et i polsi et sotto l’ascite [?] delle braccia con oglio del matthiolo o del Gran Duca contro veleni o così soli l’Inverno o con un poco d’aceto rosato l’estate è potente rimedio per preservarsi. L’olio del matthiolo è descritto da lui nel libro 6.o nel fine del p.o commento trattando da varii antidoti controveleni, e la peste che è efficacissimo e forti [?] quello del Gran Duca è l’istesso e non havendo di questi con oglio di scorpione composto da menue [?], o vero con oglio di scorze o di semi di cedro, o con disfare la therriaca con aceto rosato e sugo di limoni mescolandovi anco un poco di polvere di dittamo bianco di zaffarano, d’Angelica o di zeduaria, massime per quelli che s’espongono al contagio.
Il lattuario chiamato d’ovo, molto in uso tra li todeschi e approvato anco dagl’Italiani, è tenuto gran preservativo et gran rimedio in tempo di peste. Si piglia un ovo fresco et si fora di sopra et si cava la chiara; dopo si riempe l’ovo di zaffarano intiero et coperto di sopra con altro guscio d’ovo si fa cocere sotto le ceneri calde con poca bragia, tanto che tutta la scorza sia divenuta nigra; di poi nettato bene dalla cenere si pesta il d’o ovo col guscio pestandolo tanto che sia ben sottile aggiungendovi poi tanta senapa bianca, overo seme di rughetta quanto pesa la metà di detto ovo con il zaffarano, et incorporato tutto insieme vi si mescolino due dramme di radice di tormentilla, et due di dittamo tretico, e bianco con due altre di zedoaria, et pestate tutte insieme queste cose si mescolino con l’altri detti di sopra aggiungendovi tanta theriaca quanto pesano tutte l’altre cose insieme, et con sciroppo d’agro di cedro l’estato o di tutto cedro l’inverno, se ne faccia lettovato secondo l’arte, del quale se ne potrà usare ogni giorno per quelli che vanno a curare gl’appestati uno scrupolo per volta che sarà poco più d’un grosso cece cotto, et gl’altri una o due volte la settimana, avvertendo perché prevale assai il caldo in questo lettovaro di pigliare poi qualche cosa da rinfrescare massime l’estate come s’è detto di sopra.
La canfora è lodatissima sopra molti altri antidoti contro la peste, massime per quelli che s’espongano alla cura degl’appestati pigliandone tre o quattro