altri occorre, con tutto ciò quando uno cominciasse a riscaldarsi molto, et a sudare si potria mutare quel sacchettino, e metterlo sopra il giuppone, et anco per maggiore sicurezza si potria ogni mattina ungere il cuore con uno degl’ogli che poco appresso si dirà che starà sicuro. Si piglia dunque due parti d’arsenico christallino et una d’arsenico rosso detto resagallo, et quando non ci sia d’ambedue le sorti se ne piglia una sola, e massime del christallino e pinto e mescolato con il chiaro d’ovo ben sbattuto se ne formino delle pizzette come si è detto, et coì si adoperino. Il solimato ancora può fare il medesimo similmente accommodato, ma questi non devono immediatamente trovare la carne, ma solo con il mezzo dell’armesino forte, o tela sangalla. Questo rimedio oltre che molti autori francesi, todeschi et italiani la commendano anco l’esperienza che est rerum magistra ce l’insegna. Si dice et si scrive che sin Adriano Papa Sesto lo portò a lungo contro la peste dalla quale si preservò senza alcuno nocumento et non solo in Francia ma ancora in Germania et in Turchia ho inteso che se ne servono a dì longo per preservarsi dalla peste, et gran numero di quelli che l’hanno usato hoggi vivono: che se si mette l’istesso arsenico da provati autori fatto in polvere sopra la nuda carne in alcune ulcere maligne e ribelli senza nocumento della vita de patienti che non l’ammazza, ma li risana; molto più si può usare più sicuramente nel modo già detto, tanto più che sappiamo che non solo in Italia et in Spagna, ma in altre parti del mondo le donne per imbellettarsi il volto molte volte si mettono su la nuda carne del viso il solimato per longhi anni, né per questo s’avvelenano. Et sebbene questo rimedio non basta alcune volte per preservarsi, non bastano ancora molte volte tutte le theriache [?], nitridati, belzuarri, et altri antidoti perché s’è molto attiva et più potente la ragione morbitica et pestilente di quello che siano le forze o la natura del patiente o dell’antidoti, chi ha più forza quello prevale et vince; con questo arsenico si può tirare dal cuore il veleno che ivi si raccogliesse o ha questo per le loro naturali somiglianze nella qualità velenosa, o per virtù occulta dell’arsenico manifestatasi dall’esperienza, et per assuefare il cuore a poco a poco a sopportare et superare il veleno.
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