Difference between revisions of "Page:Romani Collegii Societatis Jesu Musaeum Celeberrimum 1678.pdf/77"
ArchivesPUG (talk | contribs) m (→top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}}) |
|||
Footer (noinclude): | Footer (noinclude): | ||
Line 1: | Line 1: | ||
− | <references/> | + | <references/> {{TurnPage}} |
Latest revision as of 12:22, 6 May 2020
De Thermoscopiis, Smicroscopiis, Psychroscopiis.
Termoscopi, microscopi, psicroscopi
Il termoscopio è lo strumento con cui gli scienziati tentano di rendere percettibile alla vista il mutamento del clima per quanto riguarda le variazioni, ossia i gradi, di caldo e di freddo, o anche di umidità e di aridità; ve ne sono diversi. In passato gli scienziati che hanno inventato questa tecnica predisponevano un vaso di vetro con un collo piuttosto lungo, che ripieno d’acqua inserivano capovolto in un’altra fiala piena d’acqua; accadeva che il globo di vetro, che dalla parte superiore era vuoto d’acqua nel condotto, per la rarefazione dell’aria contenuta nel globo o per la sua condensazione, mostrasse il livello dell’acqua abbassato per il calore o elevato per il freddo; strumenti di questa forma se ne vedono in giro diversi, ma davvero imperfetti, in primo luogo per il fatto che i gradi di caldo e di freddo non sono indicati con precisione, ma tutto il condotto è diviso in spazi uguali, senza badare se al colmo dell’inverno il livello dell’acqua possa arrivare all’ultimo grado oppure no. Perché si abbia un esito perfetto, in primo luogo io vorrei che tu sperimentassi fino a che punto l’acqua possa salire o scendere, cosa che otterrai nel migliore dei modi se osserverai fino a dove salga quando il freddo è massimo o fino a dove scenda nel condotto al colmo dell’estate; poi, segnati i punti estremi, dividi gli spazi intermedi (se il condotto è ovunque dello stesso spessore) in quattro spazi uguali, principali. Infatti ammettiamo che si assegnino quattro od otto gradi di qualità prime – questi però a causa delle diverse forme di evaporazione, a seconda del mutare dell’agente esterno, o per particolari condizioni che predispongono all’alterazione, li annoterai, come ho detto, attentamente – poi suddividi ognuno dei quattro gradi in due parti, con un segno tale che sia evidente la differenza dei gradi; ognuna di queste quattro parti, se vuoi mutare in tre – secondo una proporzione di quantità discreta o successiva hai decadi di minuti, o in sei, e hai un numero quinario di minuti – ma se ti sembra meglio seguire una proporzione di quantità continua, immaginerai ciascun quarto grado lungo un palmo; perciò suddividendo ciascuno in dodici once, e ciascuna di queste in cinque minuti, avrai in tutto sessanta minuti; qualunque numerazione di queste seguirai, farai bene. Apprendi qui quanto saggiamente gli antichi determinarono le ultime distinzioni riconoscibili di quantità ora continua ora distinta.