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amai in cuor mio la dottrina della Cina e non credetti che dieci mila ''li''<ref>Misura itineraria cinese, variabile secondo i luoghi e i tempi, teoricamente equivalente oggi a 576 metri. Tra il II secolo d.C. il ''li'' valeva circa m. 414,5 mentre nei secoli VII-VIII d.C. il piccolo ''li'' valeva m. 454,4 e il grande ''li'' valeva m. 545.5. Cfr. ''Iücom'', pp. 125''a''; 132''b''. Un'approsimazione del valore del ''li'' al tempo del Ricci ci è data dal [[citesName::Fiorentino Carletti]], che restò a [[citesPlace::Macao]] dal 15 marzo 1598 al dicembre 1599, e che ivi conobbe uno dei primi compagni del Ricci, il [[citesName::P. Lazzaro Cattaneo]], dal quale apprese molte cose sulla [[citesPlace::Cina]]. Ora, secondo il Carletti, "ciascuno di questi ''lij'' contiene una distanza di quanto si può sentire una persona che chiami l'altro colla sua voce in giorno quieto e sereno; e dieci di questi ''lij'' fanno... tre miglia italiane". ''Ragionamenti / di Francesco / Carletti / Fiorentino / sopra le cose da lui vedute / ne' suoi viaggi'' /. Firenze. / Manni / 1701, II, pp. 126-127. Il manoscritto del Carletti, alle volte abbastanza differente dall'opera stampata, esiste ancora nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. (MS. Class. XIII, Cod. 8). Altrove egli dice che in ogni grado ci sono 60 miglia italiane e che ogni miglio italiano equivale a quattro ''li'' e mezzo; egli identifica 5750 ''li'' con 1380 miglia italiane e 8400 ''li'' con 1800 miglia italiane (''ibid.'' pp. 213-214). La stessa definizione del ''li'' è data dal DU JARRIC, [[citesWork::''Histoire Des Choses Plus Memorables Advenues tant ez Indes Orientales, que autres païs de la descouverte des Portugais'']]... Bourdeavs 1610, II, p. 501. Da questa definizione il Carletti deduce che nell'Atlante cinese [[citesWork::''Coamiüccao'' 廣與考]], 1595, che ora si trova nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (MS. Class. XIII, Cod. 1 e 2), di cui egli fece regalo al [[citesName::Marchese Cosimo da Castiglione]], gentiluomo della camera del Gran Duca di Toscana, ogni quadretto rappresenta 150 miglia italiane, cioè 5000 ''li''. Cfr. più sotto '''nn. 112, 489.'''
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amai in cuor mio la dottrina della Cina e non credetti che dieci mila ''li''<ref>Misura itineraria cinese, variabile secondo i luoghi e i tempi, teoricamente equivalente oggi a 576 metri. Tra il II secolo d.C. il li valeva circa m. 414,5 mentre nei secoli VII-VIII d.C. il piccolo li valeva m. 454,4 e il grande li valeva m. 545.5. Cfr. Iücom, pp. 125a; 132b. Un'approsimazione del valore del li al tempo del Ricci ci è data dal Fiorentino Carletti, che restò a Macao dal 15 marzo 1598 al dicembre 1599, e che ivi conobbe uno dei primi compagni del Ricci, il P. Lazzaro Cattaneo, dal quale apprese molte cose sulla Cina. Ora, secondo il Carletti, "ciascuno di questi lij contiene una distanza di quanto si può sentire una persona che chiami l'altro colla sua voce in giorno quieto e sereno; e dieci di questi lij fanno... tre miglia italiane". Ragionamenti / di Francesco / Carletti / Fiorentino / sopra le cose da lui vedute / ne' suoi viaggi /. Firenze. / Manni / 1701, II, pp. 126-127. Il manoscritto del Carletti, alle volte abbastanza differente dall'opera stampata, esiste ancora nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. (MS. Class. XIII, Cod. 8). Altrove egli dice che in ogni grado ci sono 60 miglia italiane e che ogni miglio italiano equivale a quattro li e mezzo; egli identifica 5750 li con 1380 miglia italiane e 8400 li con 1800 miglia italiane (ibid. pp. 213-214). La stessa definizione del li è data dal DU JARRIC, Histoire Des Choses Plus Memorables Advenues tant ez Indes Orientales, que autres païs de la descouverte des Portugais... Bourdeavs 1610, II, p. 501. Da questa definizione il Carletti deduce che nell'Atlante cinese Coamiüccao 廣與考, 1595, che ora si trova nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (MS. Class. XIII, Cod. 1 e 2), di cui egli fece regalo al Marchese Cosimo da Castiglione, gentiluomo della camera del Gran Duca di Toscana, ogni quadretto rappresenta 150 miglia italiane, cioè 5000 li. Cfr. più sotto nn. 112, 489. Il Ricci calcola 250 li per ogni grado di latitudine, forse perchè la Storia dei Ttam 唐書 (c. 31, f. 10b, esagerando ancora più, calcolava fino a 351 li e 80 passo per ogni grado di latitudine: 大率三百五十一里八十步而極差一渡極之遠. Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla Prefazione di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il li ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 li (Prefazione alla Geografia dei Paesi Stranieri 職方外紀 dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. Ib-2a). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG]Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla Prefazione di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il li ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 li (Prefazione alla Geografia dei Paesi Stranieri 職方外紀 dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. Ib-2a). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG] 洪煨蓮 osserva che il RIcci avrebbe dovuto ridurre ancora di una cinquantina di li l'esagerazione della Storia dei Ttam, giacchè ogni grado di latitudine dovrebbe corrispondere soltanto a poco più di 194 li. Cfr. Iücom, pp. 37b - 38a; n. 6.</ref> fossero una distanza troppo grande. Dopo tre anni di viaggio
Il Ricci calcola 250 ''li'' per ogni grado di latitudine, forse perchè la [[citesWork::''Storia dei Ttam'']] 唐書 (c. 31, f. 10b, esagerando ancora più, calcolava fino a 351 ''li'' e 80 passo per ogni grado di latitudine: 大率三百五十一里八十步而極差一渡極之遠.
 
Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla ''Prefazione'' di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il ''li'' ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 ''li'' (''Prefazione'' alla [[citesWork::''Geografia dei Paesi Stranieri'' 職方外紀]] dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. I''b''-2''a''). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG]Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla ''Prefazione'' di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il ''li'' ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 ''li'' (''Prefazione'' alla [[citesWork::''Geografia dei Paesi Stranieri'' 職方外紀]] dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. I''b''-2''a''). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG] 洪煨蓮 osserva che il RIcci avrebbe dovuto ridurre ancora di una cinquantina di ''li'' l'esagerazione della ''Storia dei Ttam'', giacchè ogni grado di latitudine dovrebbe corrispondere soltanto a poco più di 194 ''li''. Cfr. ''Iücom'', pp. 37''b'' - 38''a''; '''n. 6.'''</ref> fossero una distanza troppo grande. Dopo tre anni di viaggio
 
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amai in cuor mio la dottrina della Cina e non credetti che dieci mila li[1] fossero una distanza troppo grande. Dopo tre anni di viaggio

  1. Misura itineraria cinese, variabile secondo i luoghi e i tempi, teoricamente equivalente oggi a 576 metri. Tra il II secolo d.C. il li valeva circa m. 414,5 mentre nei secoli VII-VIII d.C. il piccolo li valeva m. 454,4 e il grande li valeva m. 545.5. Cfr. Iücom, pp. 125a; 132b. Un'approsimazione del valore del li al tempo del Ricci ci è data dal Fiorentino Carletti, che restò a Macao dal 15 marzo 1598 al dicembre 1599, e che ivi conobbe uno dei primi compagni del Ricci, il P. Lazzaro Cattaneo, dal quale apprese molte cose sulla Cina. Ora, secondo il Carletti, "ciascuno di questi lij contiene una distanza di quanto si può sentire una persona che chiami l'altro colla sua voce in giorno quieto e sereno; e dieci di questi lij fanno... tre miglia italiane". Ragionamenti / di Francesco / Carletti / Fiorentino / sopra le cose da lui vedute / ne' suoi viaggi /. Firenze. / Manni / 1701, II, pp. 126-127. Il manoscritto del Carletti, alle volte abbastanza differente dall'opera stampata, esiste ancora nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. (MS. Class. XIII, Cod. 8). Altrove egli dice che in ogni grado ci sono 60 miglia italiane e che ogni miglio italiano equivale a quattro li e mezzo; egli identifica 5750 li con 1380 miglia italiane e 8400 li con 1800 miglia italiane (ibid. pp. 213-214). La stessa definizione del li è data dal DU JARRIC, Histoire Des Choses Plus Memorables Advenues tant ez Indes Orientales, que autres païs de la descouverte des Portugais... Bourdeavs 1610, II, p. 501. Da questa definizione il Carletti deduce che nell'Atlante cinese Coamiüccao 廣與考, 1595, che ora si trova nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (MS. Class. XIII, Cod. 1 e 2), di cui egli fece regalo al Marchese Cosimo da Castiglione, gentiluomo della camera del Gran Duca di Toscana, ogni quadretto rappresenta 150 miglia italiane, cioè 5000 li. Cfr. più sotto nn. 112, 489. Il Ricci calcola 250 li per ogni grado di latitudine, forse perchè la Storia dei Ttam 唐書 (c. 31, f. 10b, esagerando ancora più, calcolava fino a 351 li e 80 passo per ogni grado di latitudine: 大率三百五十一里八十步而極差一渡極之遠. Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla Prefazione di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il li ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 li (Prefazione alla Geografia dei Paesi Stranieri 職方外紀 dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. Ib-2a). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG]Che il Ricci conoscesse questo passo, è manifesto dalla Prefazione di Licezao 李之藻 al Mappamondo (Tavole XI-XII), dove esso ricorre e dove si fa notare che il li ha variato coi tempi. Del resto Licezao ammise che ogni grado di latitudine corrispondeva a 250 li (Prefazione alla Geografia dei Paesi Stranieri 職方外紀 dell'ALIENI in PCLC., XIII, f. Ib-2a). Opportunamente però il ch. dott. HOMUEILIEN [HUNG WEI-LIEN = William HUNG] 洪煨蓮 osserva che il RIcci avrebbe dovuto ridurre ancora di una cinquantina di li l'esagerazione della Storia dei Ttam, giacchè ogni grado di latitudine dovrebbe corrispondere soltanto a poco più di 194 li. Cfr. Iücom, pp. 37b - 38a; n. 6.